Edy Reja, tecnico protagonista della risalita del Napoli in Serie A, ha parlato ai microfoni di Radio Marte del decimo anniversario in azzurro di Marek Hamsik: "L’avevo visto, dal primo allenamento, che sebbene la giovane età e il fisico gracile, Hamsik era dotato di grande tecnica: gli ho sempre voluto bene, e l’ho sempre considerato come un figlio. Bisogna fargli un monumento: quel che ha fatto in questi anni è praticamente eccezionale. Tra Napoli e Juventus, quest’anno, non è stato particolarmente ampio: il problema, quest’anno, è che gli azzurri hanno perso punti contro squadre piccole. Manca poco per accorciare ancor di più il gap con i campioni d’Italia: probabilmente, pochi giocatori, ma utili al progetto, sarebbero il miglioramento ideale".
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Edy Reja, tecnico protagonista della risalita del Napoli in Serie A, ha parlato ai mic
Edy Reja, tecnico protagonista della risalita del Napoli in Serie A, ha parlato ai microfoni di Radio Marte del decimo anniversario in azzurro di Marek Hamsik: “L’avevo visto, dal primo allenamento, che sebbene la giovane età e il...
Sul Maradona Day: "Ritornare a Napoli mi emoziona sempre, ho delle tappe fisse ogni volta che vengo qui: il caffè a Piazza del Plebiscito, il giro per i quartieri spagnoli. Maradona merita la grande festa che si sta organizzando: ci ha ricordato, nei tempi, quanto bene ha fatto alla nostra città".
Sul futuro: "Resto un allenatore, probabilmente allenerò una nazionale ancora per un paio d’anni, oppure svolgere un ruolo da consulente tecnico. Magari lo facessi al Napoli: do la mia disponibilità a De Laurentiis per tornare in azzurro".
REDAZIONE - Luca D'Isanto.
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