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Il Roma sulla Coppa Italia: “Il torneo è vivo, il Napoli nel deserto del San Paolo chiamato a vincere”

Redazione

L'edizione odierna de Il Roma si è soffermata sulla partita di questa tra Napoli e Sassuolo.

L'edizione odierna de Il Roma ha fatto il punto della situazione riguardo al match di questa sera tra Napoli e Sassuolo valido per la Coppa Italia. Questo quanto scrive la storica firma, Mimmo Carratelli:

"Ottavi di Coppa Italia a match unico e la “meglio serie A” scende in campo. Il Napoli stasera contro il Sassuolo. Il torneo entra nel vivo, ma non eccita in maniera particolare. Sarà un contentino per chi non vince altro oppure sarà un ennesimo record della Juventus, vincitrice delle ultime quattro edizioni e di 13 trofei in 71 annate. Il Napoli vorrebbe vincerla passando da Sarri che “giocava bello” ma zero tituli ad Ancelotti che “gioca bene” e deve vincere qualcosa. Benitez l’ha vinta nel 2014 (3-1 nella finale contro la Fiorentina, due gol di Insigne, uno di Mertens). Sarri si è fermato due volte ai quarti, una volta in semifinale. Mazzarri l’ha vinta nel 2012 contro la Juve.

Più della Coppa, tiene banco il calciomercato. Il Napoli è in attesa dell’incontro fra De Laurentiis, di ritorno da Los Angeles, e Ancelotti. Avremo idee più chiare. In entrata e in uscita, per ora, solo indiscrezioni e fantasie. Su Allan gli occhi e una cascata di danaro degli sceicchi di Parigi. Si parla di “proposta indecente” che farebbe vacillare De Laurentiis. Il Napoli ha bisogno di vendere per autofinanziarsi. E’ una società autarchica che sinora ha fatto miracoli rinnovando la squadra sempre ad alto livello. Oltre ad Allan, c’è Koulibaly in ballo. Due partenze che, se confermate, fra il mercato invernale e giugno, non saranno solo dolorose. Con tanti giocatori sulla trentina, perdendo eventualmente i due colossi di centrocampo e difesa, il Napoli dovrà ricominciare daccapo. Ancelotti dovrà indicare i giocatori del nuovo corso. E sarà finalmente il “suo” Napoli. Fra i nomi che girano non ce n’è uno che può cambiare il trend azzurro, squadra sempre competitiva con l’obiettivo-principe di guadagnare la qualificazione in Champions (la Juve continuerà a sbarrare la strada dello scudetto, roba sua). L’attenzione è puntata sui sostituti di Callejon (Lazzari?) e Hamsik (Almendra, diciottenne argentino del Boca Junior, valutato trenta milioni). In attacco, la tentazione è il messicano Irving Lozano del Psv, 23 anni, 1,74, ala molto incisiva.

Non è vero che De Laurentiis non spenda. Più di cento milioni di euro all’ultimo calciomercato. Ma il progetto azzurro deve muoversi entro limiti finanziari ben precisi. Mai il passo più lungo della gamba. E’ una politica saggia. Per superare il limite di questo programma, De Laurentiis ha ingaggiato Ancelotti, allenatore plurivincitore. E’ il valore aggiunto del Napoli post-Sarri. Ed eccoci a Napoli-Sassuolo, primo passo per portare a casa un trofeo (ci sarà anche l’Europa League). In campionato, il Sassuolo è stato battuto al San Paolo con i gol di Ounas e Insigne. Poiché si insegue un primo risultato e un successo di prestigio, puntando alla finale, dovrebbe giocare il miglior Napoli, ma sono indisponibili Hamsik, Mertens, Allan, Albiol, Verdi squalificato. Il Sassuolo di De Zerbi, squadra sbarazzina, non darà facilmente strada. Potrebbe essere una bella partita perché la squadra emiliana gioca un buon calcio e ha un’anima offensiva, fuori casa però non ha avuto sinora un percorso efficace (11 gol in trasferta, la metà di quelli segnati sul suo campo). Il Sassuolo è giunto agli ottavi sbarazzandosi della Ternana (5-1) e del Crotone (2-1). De Zerbi manderà in campo la formazione migliore (4-3-3). Ancelotti dovrà risolvere l’assenza di Hamsik per indisponibilità. Sarà ancora Zielinski la soluzione, il polacco atteso ormai da tempo a una prova convincente, con Fabian Ruiz sulla corsia sinistra? Con Ancelotti a prevedere la formazione si fa peccato e non ci si azzecca mai. Saranno in campo Koulibaly e Insigne che salteranno per squalifica la gara di campionato contro la Lazio, primo match del girone di ritorno al San Paolo fra sette giorni. Allan in dubbio, Diawara all’erta. In attacco, mancando Mertens, c’è Milik titolare. In ogni caso, vittoria a portata di mano pur con le incognite della sosta prolungata. Da escludere una sorpresa che, dopo la sfortunata eliminazione in Champions, metterebbe in discussione l’annata azzurra, la prima di Ancelotti".