Dentro o fuori! Stasera sapremo davvero chi siamo, dopo non ci saranno più chance, nè possibilità di rimescolare le carte nel bene o nel male. Siamo davvero arrivati ad un momento storico importantissimo per la nostra Nazionale, che deve fare quello che normalmente dovrebbe fare senza nemmeno metterlo in discussione: qualificarsi ad un mondiale, oppure... La seconda ipotesi non è nemmeno pronunciabile.
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Stringiamoci attorno alla nostra Nazionale. C’è un Mondiale da conquistare!
Stasera sfida da dentro o fuori per la nostra Nazionale in vista dei mondiali di Russia! Tutti uniti a tifare Italia!
GIRONE DI FERRO - Ci sta giocare questo play-off. Da quando furono sorteggiati i giorni, con la Spagna nel nostro, era chiaro fin da subito che questa eventualità non era poi così remota. Certo, bisognava sempre giocarsela fino in fondo (soprattutto nei due scontri diretti) ma un play-off era da mettere in conto. Ci sta tutto quello che è successo l'anno scorso, il primo della gestione Ventura, con l'Italia sempre in affanno e a rincorrere gli iberici, ma sicuramente dentro al mondiale per prestazioni e partite. Ci sta anche andare in Spagna e perdere, pur se forse non in maniera così netta, e quindi arrancare nelle sfide successive, ma pur sempre ormai inutili o quasi ai fini della qualificazione.
RISCHIO - Quello che non ci sta è quanto successo nella gara d'andata, con la Svezia che ci ha messo sotto e ha, al netto di qualche decisione discutibile dell'arbitro, meritato la vittoria. E' vero non sono stati simpaticissimi, ma hanno fatto di tutto per arrivare al loro scopo, e incredibilmente ci sono riusciti e ci stanno riuscendo. Hanno reso questa qualificazione in salita e se prima c'era qualcuno che non credeva che l'Italia potesse davvero andare fuori dal mondiale, adesso il rischio c'è davvero.
IMPERATIVO - Non ci sta l'atteggiamento con cui la maggior parte dei calciatori ha affrontato l'impegno, arrivando molli, scarichi, e in ritardo su tutti i palloni. Non avevamo quella grinnta, quella voglia di spaccare il mondo e prenderci questo mondiale. Certo eravamo a casa loro, ma questa sera a San Siro, a casa nostra, deve essere diverso. Non ci sono altri rimedi, è un imperativo categorico!
ESCLUSIONE INSIGNE - Non ci stanno nemmeno alcune scelte di Ventura, che fino a venerdì era ancora difeso da molti e aveva delle attenuanti, ma dopo venerdì, un po' di preoccupazione sulle sue reali qualità da CT l'hanno tutti. Non si capisce perché incaponirsi con un determinato modulo, quando si hanno giocatori per farne altri. L'esclusione di Insigne, per esempio, continua a far storcere il naso e la bocca a molti. Come si fa a rinunciare al folletto napoletano? O ancora peggio, quando è entrato come interno di centrocampo al posto di Verratti (con lo stesso giocatore stranito "Interno?!" ripeteva a Ventura).
DANNO ECONOMICO - C'è in palio l'onore di una Nazione intera, se non andiamo al mondiale perdiamo tutti. Dai semplici tifosi ai calciatori, dal mister agli addetti ai lavori, finendo con i vertici federali. Una riflessione poi sarebbe doverosa e necessaria anche perché questo porterebbe ad un danno economico irreparabile, con i tanti milioni di un eventuale mondiale non incassati.
RIMONTIAMOLI - "Domani avremo bisogno del supporto di tutti gli italiani. Che tutti si spogliassero delle maglie dei rispettivi club per mettere quella della Nazionale" ha detto ieri Buffon, mai banale nelle sue dichiarazioni. E quindi, stringiamoci attorno alla Nazionale. Napoletani, juventini, laziali e romanisti lasciassero da parte la rivalità per un derby alle porte, milanisti, interisti: stasera saremo tutti italiani, dobbiamo crederci fino in fondo. Poi dopo il 90' o anche i 120', faremo tutte le analisi e critiche del caso.
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Redazione - Tony Sarnataro
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