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Stipendi Napoli, De Laurentiis mantiene la promessa: la prossima settimana sarà pagato il primo

De Laurentiis (Getty Images)

Gattuso ha comunicato ai ragazzi che la società ha programmato per la prossima settimana il pagamento di una delle tre mensilità congelate

Domenico D'Ausilio

Stipendi Napoli | Il giorno dopo la visita del presidente Aurelio De Laurentiis, mister Rino Gattuso ha parlato alla squadra prima d’iniziare l’allenamento. Secondo quanto riportato dall'edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno, l'allenatore del Napoli ha comunicato ai ragazzi che la società ha programmato per la prossima settimana il pagamento di una delle tre mensilità congelate (marzo, aprile e maggio). Le società dovranno pagare ai propri tesserati gli stipendi di marzo, aprile, maggio e giugno entro il 31 agosto. Il nuovo termine della stagione calcistica mentre potranno ottemperare alle mensilità di luglio e agosto anche nella prossima annata, quella che inizierà a settembre. Non sono state ancora definite le precise scadenze federali per gli stipendi di luglio e agosto.

Stipendi Napoli, De Laurentiis mantiene la promessa

 Aurelio De Laurentiis (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

La concentrazione è sulla missione Coppa Italia. Nell’arco della prossima settimana potrebbero esserci delle novità importanti sia con l’effettivo pagamento di una mensilità che con una nuova visita del presidente De Laurentiis al centro sportivo di Castel Volturno. La comunicazione di Gattuso rappresenta una schiarita in un momento complicato. Alla vigilia della gara decisiva contro l’Inter che vale la qualificazione alla finale di Coppa Italia. Non solo i calciatori ma anche i lavoratori del Napoli con contratto sportivo, la stessa tipologia di Insigne e compagni ma con guadagni da cittadini «normali», attendono il pagamento per la prossima settimana della mensilità di marzo. Sono tanti gli argomenti sul tavolo, c’è anche la questione multe. Gli avvocati sono tornati a parlarne. Le parti hanno avuto dei contatti per avviare il processo di conciliazione provando così a definire la faccenda che, a causa dell’emergenza coronavirus, è ferma da alcuni mesi.