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Stellone sicuro: “Il Napoli resta in corso per lo scudetto con Inter e Milan”

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Le parole dell'ex calciatore

Giovanni Montuori

Ai microfoni di ItaSportPress.it è intervenuto Roberto Stellone, allenatore ed ex calciatore del Napoli, che ha parlato di tanti temi legati alla Serie A e alla corsa scudetto.

Stellone sul Napoli e sulla corsa scudetto

spalletti napoli

Le parole di Stellone:

Ha giocato tanti anni nel Napoli: come si spiega il calo vertiginoso dei partenopei?

“Gli infortuni hanno influito senza ombra di dubbio. Senza Oshimen e Koulibaly, oltre a Anguissa, come si fa a mantenere un ritmo da rullo compressore?”.

Per battere lo Spezia sarebbero stati necessari Oshimen e Koulibaly?

“Le statistiche della partita dicono che il Napoli ha perso, pur non subendo nemmeno un tiro in porta. Contro il Milan, per esempio, abbiamo assistito a un Napoli in salute. Per me possono tornare in corsa per lo scudetto, insieme a Inter e Milan”.

Juve-Napoli sarà decisiva per la stagione di entrambe le squadre?

“No, però rispetto all’andata la Juve parte più avvantaggiata del Napoli, perché è più in crescita. Sicuramente i bianconeri devono vincere, per rimanere ancorati al treno Champions”.

Come giudica il possibile approdo di Insigne al Toronto?

“Credo che se percorresse una simile pista, sarebbe puramente una scelta di vita, non totalmente calcistica”.

Ha militato anche nel Toro: l’ha colpita l’exploit dei granata con Juric?

“Il Toro ha fatto molto meno rispetto a quello che avrebbe meritato”.

Per quali ragioni?

“Juric è un maestro. Ha trasmesso la giusta dose di cattiveria alla squadra. Però sotto porta è un Toro che fa troppa fatica a segnare. Forse un attaccante in più potrebbe tornare utile”.

Il Genoa invece? Si aspettava tanti cambiamenti?

“Preziosi ha lasciato dopo un lungo periodo, non si può ripartire come se nulla fosse dall’oggi al domani: ci va tempo. Credo che la nuova proprietà si sia posta progetti sul lungo termine”.

Del tipo?

“Hanno scelto Shevchenko, un nome internazionale. Ora gli va dato il tempo di ambientarsi. Penso che l’obiettivo sul breve termine sia salvarsi. Dopodichè costruire una squadra negli anni sempre più competitiva”.