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Il portale Calcio e Finanza ha analizzato lo scenario prospettato dalla situazione dello Stadio Diego Armando Maradona di Napoli
Mancano sette anni allo svolgimento dell'Europeo che si terrà nel 2032 in Italia e in Turchia: un lasso di tempo lungo ma non lunghissimo, visto che la FIGC dovrà comunicare con un certo anticipo all'UEFA quali saranno i cinque stadi che ospiteranno le partite del torneo. Chiaramente, ci sono diversi requisiti da rispettare, 13o in totale, che variano in base alla capienza degli impianti e non riguardano solo la struttura stessa ma anche quelli legati all’accessibilità, alla logistica, ai mezzi di trasporto. Sic stantibus rebus, lo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli non può rientrare negli impianti in grado di ospitare i match dell'Europeo. Calcio e Finanza, portale specializzato, ha fatto il punto sullo stato dell'arte dello stadio ubicato a Fuorigrotta.
"La situazione più problematica riguarda l’ex San Paolo. Il progetto del sindaco Manfredi sulla possibile ristrutturazione, nonostante quanto emerso, non ha accolto grande favore sulla strada per EURO 2032: anzi, la preferenza sembra pendere per l’idea di Aurelio De Laurentiis di uno stadio nuovo nell’area ex Caramanico a Poggioreale. D’altronde, si tratta di un progetto importante anche in termini di rigenerazione urbana di un’area dismessa. Al contrario, la ristrutturazione che il sindaco sostiene non risolverebbe tutti i nodi legati all’attuale situazione del Maradona: motivo per cui, senza il piano per il nuovo stadio, Napoli verrebbe automaticamente esclusa dalla corsa per ospitare gli Europei. E, a differenza di quanto avviene in altre città, non aiuta nella corsa il fatto che il Comune sostenga un progetto che non cancellerebbe i problemi: un tema che nemmeno l’intervento del commissario potrebbe sciogliere".
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