La volontà del patron
—"Del resto, De Laurentiis, che ha sostenuto più volte di non essere interessato al futuro del Maradona, esplicitando la volontà di costruire un nuovo impianto in un’altra zona della città, pare abbia posto l’attenzione sull’area di Caramanico nella zona di Poggioreale, ma la strada appare decisamente in salita. Anche perché in quell’area ci sarebbero infrastrutture fognarie necessarie e vitali per la città, che necessariamente paiono in contrasto con eventuali scavi o opere edilizie di grande spessore quale è uno stadio".
Il pericolo in vista di EURO 2032
—"È evidente che questo impasse tra il sindaco e il proprietario della squadra che necessariamente dovrà fare uso dell’impianto non giova alla causa di quella che è storicamente considerata la “capitale del Sud”. E il pericolo, visto da sotto il Vesuvio, è che a rappresentare il Mezzogiorno nella cartina di EURO 2032 potrebbero essere Palermo o Cagliari (se non su entrambe) e non la sua città più popolosa".
La situazione a Bari
—"Silenzio profondo invece da Bari, stessa proprietà del Napoli e situazione difficile dal punto di vista sportivo e societario (De Laurentiis deve vendere entro il 2028). La flebile speranza di vedere gli Europei nel capoluogo pugliese è legata al nuovo presidente della regione: Antonio Decaro".
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