Infortunio al tendine d'Achille? È normale che sono cambiato, le mie caratteristiche sono diverse, non sono più esplosivo come prima. Ma sono migliorato molto sotto l'aspetto mentale, nell'intelligenza in campo. I due anni post infortuniosono stati molto duri. Rimanevo bloccato nel passato, nella visione di quello che ero prima: ho avuto il bisogno di lavorare con dei professionisti, oramai sono miei amici, mi hanno dato una grande mano. Succede, non c'è nulla di sbagliato, con questo aiuto ho fatto un grande percorso. E anche la mia famiglia ha fatto tanto. Insomma, sono un altro giocatore, e sono felice del giocatore e dell'uomo che sono diventato. Sono andato avanti, ho oltrepassato quell'immagine dell'Europeo, e spero che lo facciano anche gli altri. Conte? Era dai tempi di Gasperini che non lavoravo così forte sotto l'aspetto fisico, lui ha alzato di nuovo il mio livello. E anche quello mentale. Devo tanto anche a lui".
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