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Digne su Spalletti: “È molto esigente e vive tutto con passione, meglio non farlo arrabbiare”

(Photo by Alex Pantling/Getty Images)

A partire dal prossimo 1 luglio sulla panchina del Napoli siederà Luciano Spalletti. Durante la sua carriera da allenatore, Spalletti ha allenato anche Lucas Digne, il quale ha rilasciato alcune dichiarazioni al quotidiano francese...

Leonardo Litterio

A partire dal prossimo 1 luglio sulla panchina del Napoli siederà Luciano Spalletti. Durante la sua carriera da allenatore, Spalletti ha allenato anche Lucas Digne, il quale ha rilasciato alcune dichiarazioni al quotidiano francese "L'Equipe".

Digne su Spalletti: "È molto esigente e vive tutto con passione, meglio non farlo arrabbiare"

 (Getty Images)

Di seguito le dichiarazioni di Lucas Digne riportate da Il Posticipo:

Il tecnico più esigente è Luciano Spalletti. Ha un rigore tutto italiano, guardavamo un'ora e mezza di video prima delle partite e un'ora e mezza dopo. Per qualcuno era noioso, ma a me piaceva moltissimo! Per un difensore è molto importante e dopo un po' le cose in campo ti vengono in automatico. Anche perché dici a te stesso 'ah, se non faccio questo l'allenatore domani quando rivediamo i video mi massacra!'

Spalletti è un tipo appassionato, può picchiarsi in testa, urlare a tutto il mondo, fare gesti a bordo campo perché un calciatore invece di andare avanti va indietro. Vive le cose con passione e quindi passa tutto subito, i calciatori lo capiscono e lo perdonano. Anche Ancelotti è uno appassionato, ma è diverso, non ha lo stesso temperamento. Spalletti certamente è più vicino a un Sampaoli.

Su Ancelotti 

Il miglior stratega è Ancelotti. Analizza benissimo gli avversari e legge bene le partite. Cerca sempre di adattarsi ai calciatori che di volta in volta ha a disposizione, durante una riunione può cambiare modulo con uno schiocco di dita. E soprattutto sa spiegare bene ai calciatori quello che vuole, il suo messaggio passa molto facilmente.

Ancelotti è una persona buona e sa trasmettere il suo messaggio con ironia. Durante il Covid, per esempio, non voleva che facessimo feste e ci ha detto 'ragazzi, se fate una festa invitatemi così vi tengo d'occhio. La mattina ad Ancelotti piace prendere il caffè coi calciatori, si parlava di tutto, di quello che avevamo fatto il giorno prima, della vita quotidiana, della famiglia. Quando è nata mia figlia durante il Covid lui e il suo staff mi sono stati molto vicini.