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Spalletti a Sky: “Il Liverpool nasconde tante insidie, arrivare primi o secondi cambia tutto!”

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Le dichiarazioni di Luciano Spalletti ai microfoni di Sky Sport

Raffaele Troiano

Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport, dove ha parlato della sfida di Champions League contro il Liverpool. Ecco quanto, delle sue parole, è stato evidenziato da CalcioNapoli1926.it.

Spalletti a Sky: "Liverpool? Queste sono partite che tracciano il percorso"

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Di seguito le dichiarazioni di Luciano Spalletti ai microfoni di Sky Sport:

"Insidie nella gara di domani? Abbiamo davanti la squadra che ha fatto le ultime due finali di Champions, che ha fatto un calcio da cui tutti gli allenatori e i giocatori hanno preso notizie per poi portarle in campo dentro le proprie squadre, lo stadio dà una pressione di emozioni costanti e qualsiasi scontro o duello viene vissuta come un gol. È un palcoscenico in cui tutti i calciatori del mondo vorrebbero giocare".

La giovane età e la spensieratezza inducono l’allenatore a fare valutazioni diverse viste le condizioni favorevoli pensando al risultato?

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"Non è proprio così perché la differenza tra arrivare primi o secondi nel girone è notevole. Però poi non so se scegliendo in un modo o nell’altro quale sia meglio vista la risposta delle prestazioni effettuate cambiando 6 calciatori a partita. Quindi si va tranquilli convinti che tutto quello che si sceglie sia il meglio per quello che vogliamo affrontare".

Si può dire che il Napoli dei record è nato proprio nella gara d’andata col Liverpool?

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"Sono partite che tracciano il percorso perché hai davanti i migliori, quelli che tutti temono e di conseguenza ne viene fuori una presa di convinzione e di autostima che ti può servire a fare subito esperienza e ad avere un carattere da mostrare domani sera in questo ambiente qui. Però ci vuole la qualità dei calciatori che noi abbiamo per poterlo mettere in pratica. Non è solo il Napoli di Spalletti, di Osimhen e di Kvaratshelia, è il Napoli anche di Raspadori e Simeone. Ci sono state diverse partite in cui Osimhen non c’era e noi poi abbiamo fatto questo percorso e siamo arrivati a questo livello perché gli altri non hanno fatto sentire la mancanza dei giocatori titolari secondo i giornalisti".

Tra Osimhen e Kvaratskhelia chi ha più margini di miglioramento?

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"Li abbiamo tutti, dipende da come ti poni nel lavoro che devi fare. Noi abbiamo una squadra giovane, per cui si spera sempre di essere bravi a fare un percorso sempre più importante perché di quello c’è bisogno. Tutti quelli che ci affronteranno metteranno dentro sempre più roba e bisogna essere pronti a fare sempre le stesse cose andando a migliorare sempre. Anche calciatori top come Osimhen e Kvaratskhelia possono metterci qualcosa in più, ad esempio Osimhen si vede che i palloni che gli vengono randellati addosso alcuni li pulisce e li rende giocabili e poi riattacca i gli spazi. Altre volte andava da solo. Kvaratskhelia è infinito come possibilità, perché uno che viene qui da un altro paese, con questa naturalezza e semplicità e fa vedere tutte quelle cose lì, c’ha ancora dei margini di miglioramenti che non si possono capire".