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Spalletti: “Sono l’ultimo dei samurai. Scudetto? Mancano 5 vittorie. Sul Milan…”

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Domani andrà in scena al Via del Mare la partita tra Lecce e Napoli, valida per il 29esimo turno di Serie A. Alla vigilia dell'impegno con i giallorossi, l'allenatore italiano è intervenuto in conferenza stampa a Castel Volturno

Edoardo Riccio

Quest'oggi Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa da Castel Volturno, alla vigilia della partita rilevante con il Lecce l'ultima del 2022. Come di consueto, l'allenatore si sottopone ai quesiti di diversi giornalisti sui temi caldi (sia tecnici che non) riguardanti la seconda parte della stagione, parte fondamentale in vista del coronamento del sogno scudetto. Nonostante il margine in classifica, sarà un impegno rilevante per gli azzurri; l'obiettivo è riscattare la disfatta interna con il Milan.

La conferenza di Spalletti

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Di seguito le dichiarazioni dell'allenatore italiano in conferenza stampa: "Non esiste un concetto di infallibilità, abbiamo dei difetti come tutte le squadre. Solo la bravura dei calciatori ha fatto emergere il valore della squadra e ci ha permesso di vincere tutte le partita al Maradona. Il Milan probabilmente è arrivato con il timore di perdere questo confronto, noi, invece, abbiamo avuto la convinzione che fosse una gara di riempimento in vista di quella di Champions. Questo ha fatto la differenza per le diverse motivazioni che invece dovevamo avere. Sappiamo bene che i prossimi impegni saranno battaglie difficili da vincere per portare a casa questo Scudetto. Fino a che ci mancherà un solo punto alla matematica, non avremmo fatto nulla. Tutto sarà spazzato via in un attimo fino a che saremo davvero da vicini a conquistare il titolo. Per vincere non c'è da gestire o da vincere partite con continuità, ma anche dal doversi allenare e parlare di sconfitte simili".

Sul valore della gara con il Lecce: "È una gara fondamentale. Sarà necessaria una prestazione di sostanza, una prova nella quale ogni pensiero andrà rivolo al bene della squadra, soprattutto dopo la nascina di alcuni 'dubbi'. Il pensiero che deve essere sempre fatto è riferito sempre al compagno; se tutti ragionamo in questo modo, troveremo il nostro spirito di squadra".

Sulle condizioni di Osimhen: "Domani non ci sarà Victor. Per quanto concerne la gara con il Milan, ci sono possibilità che ci possa essere. Bisognerà attendere la prossima settimana".

Sui possibili cambiamenti per la formazione di domani: "Cambierò qualcosa nell'undici titolare".

Commento sulle ultime dichiarazioni rilasciate: "Vedremo domani come ci comporteremo. La settimana si è svolta nel migliore dei modi, i ragazzi si sono allenati bene. Il fraseggio provato in allenamento è pazzesco, l'ho visto recentemente nella mia carriera".

Su Raspadori: "Non manca niente per quanto concerne le sue condizioni, è un'opzione valida. Abbiamo dato tutta la disponibilità possibile al calciatore, i 20' con il Milan hanno completato il suo iter di recupero".

Sulle possibili scorie della sconfitta: "Il clima emerso non ha aiutato la squadra. Quanto può pesare o meno non so quantificarlo. Ma noi dobbiamo essere disposti a tutto per raggiungere il nostro traguardo, dobbiamo arrivare al punto dj corrodere la nostra persona. Senza tifosi non possiamo stare, ma chi fa chiasso resti a casa. Se vogliamo che il tutto per lei non sia solo uno slogan, tutti dobbiamo tendere la mano per trovare un punto di incontro. Per la bellezza di questo obiettivo, dobbiamo trovare una soluzione. Abbiamo una tifoseria leggendaria nel mondo, Napoli è capitale del calcio per la bellezza e per la passione dei tifosi. È un peccato non sfruttare lo stadio gremito e non avere ancora più forza per lottare su ogni pallone, necessario in questo momento".

Sulle due atmosfere vissute dentro e fuori il Maradona: "Parliamo molto di questo. Sono rimasto l'ultimo samurai... So che c'è ancora da fare 5 vittorie per avere la matematica dello scudetto. Sono da qualche anno dietro il pallone che ruzzola, a volte lo fa bene, ma altre cambia la direzione fino a ché non la si rimette dritta. Io parlo alla squadra in questa direzione ed anche la squadra sa qual è la giusta direzione. Abbiamo ancora un lavoro da completare, soprattutto dopo la sconfitta con il Milan. Noi siamo convinti delle nostre possibilità, bisogna essere realistici e pratici. Mancano ancora 5 vittorie per vincere il campionato... Siamo con noi stessi e nessun altro".

Sulle difficoltà della prossima gara: "Il Lecce è allenato benissimo e sta in campo benissimo. Ha subito sconfitte nell'ultimo periodo per determinati episodi, meritava molto di più. C'è un'idea di calcio totale nella fase di non possesso e di organizzazione della squadra in campo. Il Lecce ha caratteristiche importanti, regna una passione infinita in quell'ambiente. Tra le due squadre ci sono differenze di valori, ma dobbiamo dimostrare di averli, senza rendere questa partita una di riempimento".

Sul lavoro psicologico da fare: "Ho parlato con la squadra dopo la sconfitta con il Milan, dando parola anche a Di Lorenzo. Abbiamo avuto motivazioni diverse dal Milan, ha dimostrato di essere campione d'Italia. Non sono emerse quelle sintesi di ragionamento e quelle disponibilità necessarie a rendere la squadra compatta ed aggressiva. Abbiamo perso linee guide fondamentali, non sappiamo ancora la storia di questo campionato. Chi crede di saperla sbaglia, mancano ancora dei passiggi preziosi per completare il percorso".

Sulla possibile reazione della squadra: "Non c'è stato nessun tipo di allusione per aver pescato i rossoneri in Champions. Da noi non è partito nulla, dobbiamo avere valore nelle battaglie e nell'essere gente che la pensa in modo corretto. Per quanto concerne la prossima gara, poi ne riparlerò. Bisogna focalizzarsi prima sul Lecce".

Sugli episodi di razzismo nel calcio: "È una materia da approfondire bene prima di dire stupidaggini. Bisogna essere convinti della natura della soluzione. È un dispiacere assistere a questi epsiodi negli stadi, soprattutto per essere agli stessi livelli del calcio europeo. Anche le prime pagine dei giornali, spesso si focalizzano su diversi aspetti, ma sono solo provocazioni. Dovremmo riuscire a mettere sù delle regole da applicare per far sì che siano pagate delle conseguenze".

Su Juan Jesus: "Potrebbe giocare domani come no, anche Ostigard si allena benissimo. Calciatore sano e maturo dal punto di vista mentale, sono tutti nelle condizioni di giocare domani".

Sulle parole di De Laurentiis: "Non so se ho detto come dico lui, è il presidente, può dire ciò che vuole. Abbiamo ancora del lavoro da fare, siamo una squadra fortissima. Per essere fortissimi come si dice, dovremmo assumere comportamenti fortissimi. I problemi nati devono essere necessariamente risolti insieme, mai individualmente".