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La Serie A cerca soldi dal Governo: un po’ di coerenza su certi ingaggi folli aiuterebbe a risolvere i problemi

La Serie A cerca soldi dal Governo: un po’ di coerenza su certi ingaggi folli aiuterebbe a risolvere i problemi

Sulle colonne de Il Giornale si analizza la richiesta di un ristoro di 600 milioni che la Serie A ha chiesto al Governo. La richiesta, per la cronaca, è stata rifiutata. Ecco l’analisi del quotidiano: “Un grido di dolore che arriva da...

Giovanni Ibello

Sulle colonne de Il Giornale si analizza la richiesta di un ristoro di 600 milioni che la Serie A ha chiesto al Governo. La richiesta, per la cronaca, è stata rifiutata. Ecco l'analisi del quotidiano: “Un grido di dolore che arriva da quelle stesse venti società di serie A che in un anno spendono 1254 milioni per pagare i loro calciatori, nemmeno fossero tutti dei fuoriclasse di primo livello. Un grido di dolore che, sinceramente, sembra stonato se messo a confronto con i reali bisogni di tante altre categorie (...).

Certo, il sistema rischia di saltare, ma forse non è solo colpa della pandemia. Da quando gli ingaggi hanno preso un folle ascensore, tutti pronti a giustificare certe cifre con il giro di affari che il business del pallone procura. Ma quando ci sono gli imprevisti non si può pretendere che sia la collettività a rimediare. La gente è già indispettita quando sente dire che i calciatori fanno sette tamponi alla settimana, mentre fuori da quel mondo dorato bisogna stare mezza giornata in fila per farne uno, se si riesce. Figuriamoci se dovessero anche offrirgli 600 milioni di ristoro… E non si racconti sempre che il calcio è la quinta o sesta industria del Paese e che non è solo Cristiano Ronaldo ma anche tanti normali lavoratori, perché in quante altre imprese italiane c’è gente che guadagna un milione al mese come certi allenatori? Forse la soluzione alla crisi il nostro calcio può trovarla comodamente al proprio interno”.