Con o senza Hamsik: questo è il problema, anche se Maurizio Sarri ha già spiegato di pensarla in modo diverso. 'A lui non rinuncerò mai: è indispensabile per il Napoli e gli garantirò tutto il sostegno e la fiducia di cui ha bisogno, per dargli una mano a ritornare al massimo della sua forma', ha messo in chiaro il tecnico toscano, senza dunque nascondere il momento di difficoltà che sta vivendo il suo capitano. 'Presto lo rivedremo ai suoi soliti livelli, però: i campioni come lui sanno rialzarsi e mi ripagherà con gli interessi, giocando al 101 per 100 delle sue possibilità'. Ma quando lo slovacco rialzerà davvero la cresta, naturalmente, non può saperlo con certezza nemmeno l'allenatore: costretto ad aggrapparsi con ottimismo ai segnali che gli arrivano dal campo. 'In Ucraina l'ho visto già un po' meglio: Marek ha fatto un passo avanti rispetto alle gare precedenti: secondo me sta crescendo'. Una speranza, più di una certezza. Neppure contro lo Shakhtar Donetsk, infatti, c'è stata la sospirata e indispensabile inversione di tendenza da parte del leader azzurro: rimasto per l'ennesima volta la pallida controfigura di sè stesso per un'ora, fino a quando non è stato richiamato, perfino tardivamente, in panchina.
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Con o senza Hamsik: questo è il problema, anche se Maurizio Sarri ha già spiegato di pensarla in modo diverso. ‘A lui non rinuncerò mai: è indispensabile per il Napoli e gli garantirò tutto il sostegno e la...
C'è un dato che sintetizza in maniera incontrovertibile il momentaccio di Hamsik, che non è ancora andato a segno nelle 14 partite (8 amichevoli e 6 gare ufficiali) giocate dal Napoli in questo avvio di stagione. Viene il sospetto che lo stia condizionando un po' pure l'ansia da primato, visto che continuano a mancargli solamente due gol per raggiungere Diego Armando Maradona: il capocannoniere 'all time' della storia azzurra a quota 115. Il sorpasso pareva una formalità, ormai. Invece il capitano si è inceppato sul più bello e il record tarda ad arrivare, per colpa di black-out che sicuramente non aiuta dal punto di vista psicologico lo slovacco: che ha sempre avuto il gol abbastanza facile nella sua carriera.
Sbloccarsi lo aiuterebbe: su questo non ci sono dubbi. Ma le difficoltà di Hamsik hanno pure un'altra spiegazione, probabilmente più importante. A frenarlo ci sarebbero infatti anche i postumi di un infortunio muscolare subito nel finale della scorsa stagione, che evidentemente il capitano del Napoli sta facendo fatica a lasciarsi definitivamente alle spalle. Si vede a occhio nudo che gli manca la solita brillantezza: con cui lo slovacco è abituato a fare la differenza sia nella fase di impostazione, sia negli inserimenti sotto porta. Prima di tutto dovrà dunque ritornare al top dal punto di vista atletico e Maurizio Sarri sa benissimo che può riuscirci solamente giocando: non restando a riposo in panchina.
Per questo Hamsik non si tocca e sarà titolare anche domani pomeriggio (ore 15) al San Paolo, nel derby contro il Benevento. La qualità del gioco del Napoli è legata del resto a doppio filo alle prestazioni del suo capitano: il cui calo è la causa principale delle ultime esibizioni poco convincenti eappariscenti degli azzurri. Nel 4-3-3 di Sarri, infatti, la rapidità di pensiero e di azione dello slovacco è un elemento imprescindibile. Recuperarlo in fretta è vitale per tutti. Repubblica.
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