Lo scorso febbraio il presidente dell’Empoli Corsi ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai mic

Lo scorso febbraio il presidente dell'Empoli Corsi ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai microfoni della Gazzetta dello Sport: "È ridicolo pensare che la riduzione a 18 squadre della massima serie sia la ricetta giusta per risolvere la crisi del nostro calcio. La vera questione è la distribuzione dei diritti televisivi. Possibile che la Juve incassi 105 milioni e il Crotone 19? Date dieci milioni in più al proprietario del club calabrese e la squadra di Nicola oggi avrebbe 7-8 punti in più in classifica. Sarebbe più competitiva. Persino corazzate come Barcellona e Real hanno accettato una distribuzione diversa. Da noi, niente. Silenzio".

Parole inquietanti e clamorosamente sibilline se si considera che proprio Empoli e Crotone si stanno giocando l'ultimo posto utile per restare in Serie A.

L'Empoli, tra l'altro, a giudicare dai pronostici parte nettamente favorito... per ragioni che però, esulano da meriti sportivi (anche in considerazione del fatto che il Crotone è una delle squadre più in forma della Serie A).

La Lega infatti ha previsto un ammortizzatore economico per le società che scendono di categoria e il Palermo, prossimo avversario dei toscani, riceverebbe molti più soldi (oltre 10 milioni di euro) se a salvarsi fosse proprio l'Empoli e non i "poveri" calabresi che, nonostante un girone di ritorno "monstre" potrebbe cedere le armi al cospetto di interessi maggiori. Le argomentazioni finanziarie dei siciliani sono di fatto molto più convincenti di quelle sportive, dal momento che il Palermo è già matematicamente retrocesso.

Fanno però riflettere le parole del patron Corsi che in tempi non sospetti, prende le parti di una squadra, il Crotone, che sarà "ironicamente" condannata proprio da una "logica di Palazzo". REDAZIONE - .