Scontri Inter-Napoli, parla la moglie del tifoso ucciso: “Era solo un gran lavoratore”

Daniele Belardinelli, 39 anni, è morto durante gli scontri prima di Inter-Napoli. Getty La moglie di Daniele Belardinelli ovviamente è sotto shock, e come potrebbe essere altrimenti? Daniele non c'è più, travolto da un suv prima di Inter-Napoli. 'Era una brava persona, gli volevano tutti bene - dice -. Mio marito era solo un grande lavoratore, con il lavoro abbiamo costruito tutto, abbiamo una casa, due macchine di proprietà. Gli piaceva andare allo stadio, certo, ma non ha mai fatto male a nessuno'. Intorno a lei ci sono i figli, una ragazza e un ragazzo adolescenti. Inter-Napoli, la tragica notte di San Siro: trovate le armi usate nell'agguato

IL VARESE E L'INTER — Daniele viveva qui, in una casa all'interno di una corte lombarda, il cortile in mezzo e intorno una dozzina di case. 'Dede', come lo chiamavano in curva e non solo, era uno storico capo ultrà del Varese, curva gemellata con quella dell'Inter. Aveva 39 anni, non 35 come scritto nelle scorse ore, e più di un Daspo alle spalle, nessuno esecutivo. Nel novembre 2007 era tra i tifosi varesini che si erano scontrati con la polizia dopo Varese-Lumezzane, partita della vecchia C2. Erano i giorni dell'omicidio Sandri e gli ultrà del Varese non volevano che la partita si giocasse. Minuti di tensione, in cui Belardinelli colpì Sean Sogliano, all'epoca direttore sportivo del Varese. Quell'episodio generò un provvedimento della Questura: un Daspo di cinque anni, raddoppiato nel 2012 per gli scontri ai margini dell'amichevole Como-Inter. In passato era stato anche agli arresti domiciliari, ma fino a ieri era soltanto sottoposto a un affidamento in prova al servizio sociale.

SCHERMA CORTA ED EDILIZIA — Belardinelli era socio di un'azienda che si occupa di lavori edili e artigianali in Svizzera: 'fornitura, posa e riparazione di pavimenti, arredamenti, infissi, porte e serramenti', si legge su Shabex.ch, piattaforma indipendente che raccoglie i dati delle società e dei commercianti. Sui giornali italiani si trova traccia di lui anche per l'attività agonistica di buon livello nella scherma corta, disciplina poco conosciuta in cui si combatte con un'arma di una ventina di centimetri (si parla comunemente di 'coltello') su una pedana quadrata, non lunga e stretta come nella scherma. Belardinelli nel 2014 aveva gareggiato anche a San Pietroburgo e nel 2015 aveva vinto nelle tre categorie ('coltello', 'giacca e coltello' e 'capraia') al 'Certamen' di Soncino, in provincia di Cremona. Negli ultimi anni però aveva smesso per i tanti impegni di lavoro. Il furgoncino della sua società è ancora parcheggiato a pochi metri da casa e sui siti svizzeri che raccolgono i dati delle imprese si trova il suo nome, come uno dei due detentori delle azioni. L'altro è Paolo Basile, ex amministratore unico del Varese Calcio. Gazzetta.