Scontri: otto indagati per omicidio

MILANO - Nel giorno in cui Luca Da Ros è stato scarcerato (è a casa ai domiciliari; predisposta una sorveglianza alla sua abitazione), a Napoli gli inquirenti hanno individuato una seconda auto coinvolta nell’incidente che è costato la vita a Daniele Belardinelli e hanno fatto salire a 8 il numero gli indagati per omicidio volontario e per rissa. La maxi inchiesta sull’agguato del 26 dicembre degli ultras dell’Inter a quelli del Napoli si allarga e promette di regalare nuovi iscritti nel registro degli indagati anche nei prossimi giorni. «A Napoli potrebbero diventare trenta o quaranta» ha detto l’avvocato Emilio Coppola uscendo dalla Questura di Napoli dove è rimasto 12 ore. Tanto sono durati gli interrogatori dei quattro tifosi azzurri che difendeva: è stato costretto ad “abbandonarne” due perché le loro versioni apparivano in contraddizione su alcuni aspetti.

UN’ALTRA AUTO. Significativa è la novità su una seconda auto individuata: i suoi occupanti risultano indagati e sulla vettura saranno eseguiti gli accertamenti che sono in corso sulla Volvo V40 occupata dai 4 tifosi interrogati ieri (non c’era a bordo un minorenne). L’obiettivo è chiarire quale veicolo è passato sopra all’ultrà del Varese a terra e magari quale lo ha colpito stendendolo. «Saranno sentiti i passeggeri di altre automobili che poi saranno sequestrate» ha aggiunto Coppola. Uno dei tifosi che difende ha ammesso di essere alla guida della macchina, ma ha escluso il proprio coinvolgimento nella morte di Belardinelli. La presenza sul luogo dell’incidente della Volvo V40 sequestrata è stata confermata dal padre del venticinquenne indagato. «L’auto è stata lavata? La usa il papà di uno dei miei clienti. Mi sembra sia normale lavarla prima di riconsegnarla. Non è stato un gesto compiuto per nascondere qualcosa» ha proseguito l’avvocato.

CDS