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La sanzione di 15mila euro comminata dal giudice sportivo agli “ultras” della Sampdoria è un autenti

La sanzione di 15mila euro comminata dal giudice sportivo agli “ultras” della Sampdoria è un autenti

La sanzione di 15mila euro comminata dal giudice sportivo agli “ultras” della Sampdoria è un autentico insulto alla società civile. Per i club di calcio, 15mila euro sono spiccioli, ed è ancor più avvilente...

Redazione

La sanzione di 15mila euro comminata dal giudice sportivo agli "ultras" della Sampdoria è un autentico insulto alla società civile. Per i club di calcio, 15mila euro sono spiccioli, ed è ancor più avvilente considerare che il fenomeno del razzismo possa essere suscettibile di valutazione economica.

Offendere l'identità di un popolo è azione abietta che va punita severamente, pur salvaguardando i diritti di coloro che sono estranei a certe oscenità (la maggioranza dei tifosi, voglio sperare...).

Il Giudice sportivo dal canto suo, deve sì... seguire ciò che prescrive il codice di rito, ma siamo proprio certi che non possa estendere analiticamente la sua interpretazione giuridica? Non c'è margine di manovra per il suo libero apprezzamento? Come scritto in apertura, lo ripetiamo... perché crediamo dar voce a certi messaggi: QUI SONO I GIOCO I VALORI COSTITUZIONALI DELLA SOCIETA' CIVILE, la credibilità del paese i cui umori vengono decodificati, anche grazie al fenomeno calcistico che costituisce, da sempre, la cartina di tornasole del bel paese.

La chiosa necessaria vi parlerà di un paradosso: a quanto pare esistono discriminazioni anche sul genus del fattore discriminatorio!

Premesso che ogni forma di razzismo va estirpata, c'è la netta sensazione che certe "discriminazioni" siano 'tutelate', giuridicamente e mediaticamente (vedi il caso Muntari) a dispetto di altre. E questo, secondo il parere di chi scrive, non va bene. L'orrore non ha colore. Lo distingui in base al fetore e quello è lo stesso, quale che sia il bersaglio. REDAZIONE - .