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Santoro: “DAZN? Tanti gli utenti infuriati. Non si può cambiare a stagione in corso”

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Il giornalista e conduttore televisivo Dario Santoro, è intervenuto quest'oggi a 1 Station Radio sul tema del giorno: DAZN e lo stop ai due device in contemporanea

Tony Sarnataro

 Il giornalista e conduttore televisivo Dario Santoro, è intervenuto quest'oggi a 1 Station Radio sul tema del giorno: DAZN e lo stop ai due device in contemporanea. A seguire le sue principali parole.

Le parole di Santoro

dazn ascolti

“DAZN? Tanti sono gli utenti infuriati. Tutti stanno protestando in modo diretto contro la piattaforma che distribuisce la visione totale del calcio in Italia. Io sono dalla loro parte perché sono anch’io utente, a tutti gli effetti. Se DAZN lancia un’offerta che prevede determinate caratteristiche – scritte e sancite nelle condizioni contrattuali sottoscritte dall’utente – è fondamentale che poi vengano rispettate. Sono dell’idea che tutti gli utenti fidelizzati non debbano essere costretti a stipulare un nuovo contratto nel mezzo della stagione, tra l’altro in corrispondenza di una qualità di immagine ancora scarse. Il CODACONS può denunciare DAZN per lo stop agli abbonamenti multiuso, così come l’AGICOM e l’Antitrust. L’argomento è importantissimo, perché il consumatore deve avere la priorità. È vergognosa la presa di posizione dell’emittente, come anche la scelta del diritto di recesso a 30 giorni. Questa non è un’attenuante, è anzi un’aggravante. Modifica del contratto? Consentimi di concludere dicendo questo: i contratti pirata e le truffe del web purtroppo vanno combattuti. Perché il cittadino onesto, che decide di stipulare un contratto per usufruire di un servizio legale non può ritrovarsi penalizzato dallo stesso servizio che paga. Bisogna combattere questi sistemi di pirateria, così come fecero con gli hacker, eliminando di conseguenza il mese di prova. Il calcio pirata va risolto, non si può andare avanti così. Mi aspetto anche delle prese di posizioni da parte della Lega, che potrebbe addirittura revocare le condizioni e i diritti”.