Non ci sono santi che tengano, di fronte alla Dea Bendata. Non ci sono precedenti che fungano da dissuasori se il destino decide di accanirsi a ripetizione contro la stessa carriera, contro lo stesso destino. Storie note da cui spesso abbiamo tratto ispirazione per mettere in risalto forza di volontà e sacrificio, caratteristiche che dovranno forzatamente appartenere anche ad Arek Milik, giunto suo malgrado al secondo infortunio al crociato nel giro di dodici mesi, almeno quanto sono appartenute ad imperituri esempi di fuoriclasse sfortunati ma riusciti a tornare grandi dopo due interventi di questa portata.
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Non ci sono santi che tengano, di fronte alla Dea Bendata. Non ci sono precedenti che fungano da dis
Non ci sono santi che tengano, di fronte alla Dea Bendata. Non ci sono precedenti che fungano da dissuasori se il destino decide di accanirsi a ripetizione contro la stessa carriera, contro lo stesso destino. Storie note da cui spesso abbiamo...
Inevitabile fare riferimento a sua maestà Roberto Baggio, protagonista nel 1985 e nel 2002 di una disgraziata doppietta di infortuni paragonabile a quella dell’attaccante polacco. Un po’ come Daniele Galloppa, costretto a frenare la sua ascesa calcistica a causa di due interventi in serie dopo altrettanti infortuni ai crociati delle due ginocchia a cavallo tra il 2012 ed il 2014. O ancora Giuseppe Rossi, che sulla riabilitazione dopo infortuni di questo genere potrebbe suo malgrado scrivere pagine e pagine di trattati, tale è stato l’accanimento della malasorte sui suoi attrezzi del mestiere.
Un calvario che non è ancora finito e che aspettiamo di poter concludere con l’ennesima resurrezione calcistica della sua sfortunata carriera. Per non parlare degli esempi di Mattia Perin, tornato a farsi valere tra i pali del Genoa dopo una dose di sfortuna devastante ma protagonista di due recuperi da record; Florenzi, Strootman e De Vrij, che rispetto a Milik hanno avuto a che fare con lo stesso infortunio però allostesso ginocchio. Tutti esempi beneaguranti, che si spera possano essere utili anche a Milik a tenere botta e rialzare la testa. E’ ora che di lui, si torni a parlare solo per i gol. Tmw.
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