Il giornalista Andrea Bosco ha scritto un lungo editoriale sulle colonne di Tuttojuve.com (clicca qui per leggere l'articolo completo). Il giornalista, dichiarato tifoso della Juventus, torna sul caos Juve Napoli. Ne ha per tutti, in particolare per Sandulli. Ecco quanto, delle sue parole, è stato evidenziato dalla nostra redazione: "Sandulli, prima di verificare la bontà delle indagini del collega Mastrandrea, aveva spiegato che “la classifica non la deve scrivere il Covid“. Non era Sandulli, mal disposto nei confronti del Napoli. Ma strada facendo qualche cosa gli deve aver fatto cambiare idea. Una cosetta da nulla: un dolo. Concepito ”prima“. Neppure a tavolino: a tavolone. Perché poi sempre lì si va a parare: in un qualche frattino. Ma se Gravina è manzoniano, il resto del carrozzone ha ingoiato la mela ammaccata senza fiatare. Che non abbia eccepito la Juventus non sorprende essendo “parte in causa“. Basisce non abbiano parlato i Preziosi, i Marotta: tutti quelli che rispettando il protocollo firmato da Governo, Federazione e Lega (De Laurentiis deve aver siglato a sua insaputa) hanno ricevuto anche lo scherno del presidente del Napoli".
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Bosco nel suo editoriale
"Non riesco a pensare che uno nella posizione di Sandulli non senta il dovere di dimettersi. Il Coni gli ha detto che ha fatto “il passo più lungo della gamba“. Tradotto: che ha sbagliato mestiere. Il suo presidente non ha speso una parola per difenderlo. Ha detto, genericamente, che i giudici della Federazione sono “bravi e scrupolosi“ . Quei giudici “professionali e scrupolosi“ avevano scritto di “dolo premeditato. Il parere di una Asl (amica dell'amico) vale la credibilità del calcio italiano? E quelli che avevano “ottemperato“? Tutti babbei? “Chi ha avuto, avuto“, eccetera. E ora? Scurdammoce 'o passato? Non credo chi, ha “dato, dato, dato“. Loro non scorderanno. Carta vince, carta perde. Per Gravina non è mai “il tempo“.
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