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“Perché non hanno mischiato le squadre?”

 (Photo  Getty Images)

Le parole servono a poco: il Napoli non deve porsi limiti

Giovanni Ibello

Sampdoria Napoli, la cronaca

Ok la fede azzurra, ma arrivati a un certo punto ci siamo legittimamente chiesti: "Perché non mischiano le squadre?" Una legge non scritta del calcio da strada (una di quelle che si imparano da piccoli) dice proprio questo e cioè che se c'è una superiorità schiacciante di una delle due compagini è buona norma equilibrare la contesa. Scherzi a parte, raramente abbiamo assistito a una partita simile: il quattro a zero è un risultato che sta persino stretto al Napoli. In un ambiente tradizionalmente ostile, la banda Spalletti umilia una Sampdoria tanto vivace in attacco (nel primo tempo) quanto lacunosa nella propria metà campo. La prima frazione di gioco si chiude con un rotondo (tanto per rendere omaggio al "maestro" Sconcerti) 0-2.

Sampdoria-Napoli, la cronaca del match

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L'avvio è di marca napoletana con Osimhen che al pronti-via si fa subito ipnotizzare da Audero. Eppure, dopo soli quattro minuti l'incantesimo si spezza e gli ospiti passano in vantaggio proprio con il nigeriano. Questa la dinamica dell'azione vincente: siamo a centrocampo e Osimhen pressa il play avversario (con un lavoro commovente in termini di impegno e fiato), recupera un pallone vagante e subito apre per Lorenzo Insigne. Il capitano riceve la sfera, la accarezza, poi alza la testa e premia il taglio in profondità dello stesso Osimhen. A quel punto il nove impatta la palla con il destro, un tiro - per la verità piuttosto ciabattato - che beffa Audero in controtempo.

Napoli dominante: una superiorità quasi offensiva

Il Napoli è dominante. Anguissae Fabian sono in un autentico stato di grazia e anche se la Samp prova a farsi vedere dalle parti di Ospina (che al 22' si esalta su botta di Candreva) sono gli azzurri a fare la voce grossa. Al 39' arriva anche il gol del raddoppio:  Lozano libera i cavalli sull'out di destra: finta, controfinta e cross - basso e teso - nel cuore dell'area di rigore. La palla finisce nei piedi del capitano che appoggia all'indietro per l'accorrente Fabian. L'ex Betis lascia partire un tiro di rara bellezza, la palla si spegne in buca d'angolo. Un colpo di biliardo, un gesto tecnico a dir poco sublime. Nel secondo tempo il Napoli decide arbitrariamente di dilagare. Nessuna pietà per la povera Samp. Osimhen e Zielinski raddoppiano il punteggio nel giro di soli 10 minuti. Preziosi gli assist di Lozano dalla corsia di destra, decisivi in entrambe le circostanze. Nell'ultimo quarto di gara Ounas, Mario Rui e Anguissa potrebbero piazzare il pokerissimo, ma oltre al Napoli vince anche la clemenza. Una cosa è certa: la capolista non ha intenzione di fermarsi.