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Salvini: “Vorrei conoscere De Laurentiis, sono cresciuto col Milan di Ancelotti. Chiedo scusa per quel coro”

Redazione

Salvini scrive una lettera aperta a Napoli, chiedendo anche di conoscere il presidente De Laurentiis

Il vice-premier e Ministro degli Interni, Matteo Salvini, ieri è stato in visita a Napoli e ha voluto affidare al Corriere del Mezzogiorno la sua lettera per i cittadini napoletani, in occasione della quale si è trattato sia di politica che di calcio: "Voglio raccontarvi il mio rapporto con Napoli, e parto dal calcio: fino a qualche anno fa definirei la nostra relazione un po’ complessa (eufemismo). Non mi tiravo indietro quando c’era da sfottere i tifosi azzurri, tanto che mi sono scusato per un coro sbagliato. Ormai credo sia acqua passata. Non è dal tifo che si misura il rispetto verso una città e i suoi cittadini.

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Questa città è una scoperta, che sto facendo poco alla volta. Anche se vengo qui troppo spesso per lavoro e troppo poco per puro piacere. Sono contento, però, che negli ultimi due anni la mia frequentazione sia diventata più assidua. Sono stato anche un paio di volte a Ischia per vacanza-lavoro. E vi assicuro che è meglio lavorare sull’isola verde, piuttosto che a Milano.

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Comunque dopo due anni qualcosa ho capito, anche solo passando da Posillipo al Vasto, due quartieri opposti. Di Napoli mi colpiscono le città nella città. Questi quartieri che sono mondi spesso a parte. Parlando con i parroci di San Giovanni a Teduccio mi hanno detto: «Magari avessimo il mare!». «Ma come non avete il mare?», ho risposto. Hanno ribattuto: «Sì, ma è come se non ci fosse». Amo tutte le città di mare, come la vostra Napoli o Genova: sono bellissime, ma molto spesso sono più complesse delle città tradizionali. Ne parlo sovente anche con Edoardo Bennato o con Gigi D’Alessio: mi raccontano queste mille facce. Sono due amici che ascolto volentieri. E che mi danno una prospettiva differente.

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Il tifo non sarà il metro per giudicare il rispetto verso la città, ma il calcio è un gioco bellissimo. L’anno scorso ho detto che tifavo Napoli per lo scudetto: mi hanno insultato. Quest’anno non ripeterò l’errore, ho capito che siete scaramantici. Ma vorrei incontrare e conoscere Aurelio de Laurentiis, anche perché sono cresciuto con Carletto Ancelotti che allenava i rossoneri. La rottura del ghiaccio definitiva potrebbe essere un Napoli-Milan, anche perché non sono mai stato al San Paolo, ma metto in conto di farlo tra cinque anni vista la situazione dei rossoneri.

Ho un’idea: potrei venire per una partita di Champions, se de Laurentiis mi invita. D’altronde lo devo a Insigne e Callejon. Per essersi scattati una foto con me, a Castelvolturno, sono stati bersagliati per mesi...Ciao Napoli, ci vediamo presto!".