Fino a ieri la Salernitana di Davide Nicola era padrona del proprio destino, ora non lo è più. Il club granata ha pareggiato al Castellani di Empoli e ora deve sperare che Genoa e Cagliari "rispettino" il pronostico, e dunque perdano, contro due formazioni di gran lunga superiori come Inter e Napoli.
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Il curioso destino della Salernitana: “pregare” il Napoli per restare in Serie A
Dopo il pari di ieri la Salernitana non è più arbitro del proprio destino in Serie A
Dopo il pari di ieri la Salernitana non è più arbitro del proprio destino in Serie A
Occhi attaccati al televisore per capire quale sarà il futuro del club campano. Cagliari e Genoa hanno solo un risultato a disposizione. Si sta dunque materializzando l'incubo granata di dipendere dal Napoli, proprio come il Milan nel 1982 (che retrocesse dopo il famoso gol di Faccenda). Dopo un anno di vessazioni e insulti (per una rivalità che non ha ragione d'esistere) il pubblico granata è obbligato a fare il tifo per i cugini partenopei (il Napoli vince 1-0 al termine del primo tempo).
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