Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de Il Mattino:
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Sacchi: “Fabiàn impressionante. Amo le squadre con identità, alcune vogliono solo essere protagoniste”
Sacchi: "Fabiàn impressionante. Amo le squadre che rischiano, alcune vogliono solo essere protagoniste"
"Carlo era già allenatore in campo per la qualità che ci metteva, per la sua generosità e il suo impegno. Uno dei giocatori decisivi del mio Milan. Sono felice che è tornato lui in Italia altrimenti la serie A, dopo la partenza di Sarri, si sarebbe davvero impoverita. Mi divertono le squadre con un'identità precisa, quelle che vedi giocare e dici: si vede chi è l'allenatore. Mi riferisco all'Atalanta di Gasperini, alla Samp di Giampaolo, al Napoli di Ancelotti... Hanno un calcio ottimistico, un calcio dove c'è al centro il fattore rischio che è alla base di ogni avventura. Oggi in molti vogliono vincere da prim'attori, da protagonisti".
Chi mi impressiona nel Napoli? "Fabian Ruiz. Ha generosità e altruismo: quant'è bravo!"
Razzismo? "Mi indigno, non mi meraviglio. La colpa è di tutti quelli che per decenni hanno detto che conta solo vincere nel calcio. Quindi per vincere abbiamo fatto patti con i diavoli. In Colombia, dove pure si uccidevano con crudeltà, ho assistito al derby di Calì che si giocava in uno stadio senza recinzione. Dobbiamo ripartire da zero".
Sulla battaglia di Ancelotti: "Fa bene. Qui mi pare che tutti facciano finta di nulla, che a furia di chiudere un occhio nessuno veda più tutto il brutto che circonda il calcio".
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