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Russia2018 – “Mondiale Azzurro”, Mertens e Mario Rui volano agli ottavi: beffa Koulibaly

Russia2018 – “Mondiale Azzurro”, Mertens e Mario Rui volano agli ottavi: beffa Koulibaly

La rubrica che analizza le prestazioni dei calciatori del Napoli impegnati al Mondiale di Russia2018

Redazione

La rubrica "Mondiale Azzurro", promossa da CalcioNapoli1926.it, si occupa di analizzare le prestazioni dei calciatori del Napoli impegnati con le proprie Nazionali al Mondiale di Russia2018.

Al giro di boa di questa fase a gironi tutto è stato scritto, tutte le sentenze sono state emesse e per quasi tutti il calciatori del Napoli è un risultato amaro: solo due azzurri restano in corsa con la loro Nazionale e i rimpianti restano molti.

MERTENS - Pochi minuti sono bastati al folletto belga, Dries Mertens, per mettere in mostra tutte le sue doti. Entrato, infatti, dalla panchina a pochi istanti dalla fine si è subito impadronito del campo: il primo pallone giocato è in avanti, la prima azione creata ha portato un compagno a tu per tu con l'estremo difensore avversario e in pochi secondi è lui stesso a presentarsi davanti alla porta e a fermarlo ci pensa un miracolo di Pickford. Complimenti folletto biondo e complimenti al Belgio per il primo posto del girone.

ZIELINSKI - Il centrocampista polacco Piotr Zielinski almeno riesce a scendere in campo, a differenza di Milik, nell'ultima partita del Mondiale della Polonia che vale una vittoria amara perchè pari a zero erano le possibilità di passaggio del turno. All'alba del primo tempo sembra molto più mobile rispetto alle prime due uscite. Nella ripresa riesce a portare a casa qualcosa di buono ma mai incisivo: probabilmente il sentimento comune di rimpianto è una zavorra. Minuti giocati: 79.

KOULIBALY - Il più deluso è sicuramente Kalidou Koulibaly per una qualificazione mancata che sa di beffa perchè uscire dal Mondiale per un cartellino giallo in meno vuol dire che il destino e lì a prenderti in giro. Una prova sufficiente dell'azzurro che si allinea con la prova di tutto il Senegal: un primo tempo più blando e a tratti noioso mentre nella seconda frazione di gioco, complice il gol della Colombia, gli animi sembrano ridestarsi e anche il centrale sembra giocare con più fervore. Una prova costellata dalle sue solite galoppate, i suoi interventi che evitano un passivo più pesante e numerosi lanci lunghi ed in avanti. Minuti giocati: 90.

REDAZIONE - Maria Ferriero.

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