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Rossi sul rifiuto al Napoli: “Fui fischiato tantissimo, ma Verdi ha detto no per altre motivazioni”

Rossi sul rifiuto al Napoli: “Fui fischiato tantissimo, ma Verdi ha detto no per altre motivazioni”

Paolo Rossi, ex calciatore, a Premium Sport ha parlato del no di Simone Verdi al Napoli: ritornando anche sul suo rifiuto al Napoli di Ferlaino.

Redazione

Capitolo Simone Verdi: il calciatore dei felsinei non è il primo e non sarà l'ultimo a dire di no al Napoli. In questi anni svariati sono stati i rifiuti al club di De Laurentiis: dai numerosi napoletani non troppo propenzi a tornare all'ombra del Vesuvio, fino a nomi importanti, che sul punto di firmare con gli azzurri hanno detto anche un po' a sorpresa no al club partenopeo. Paolo Rossi, ex campione del mondo del 1982 è tra i nomi che rifiutarono Napoli negli anni 70-80, ed ai microfoni di Premium Sport ha parlato di Simone Verdi e del rifiuto al Napoli di questa mattina, citando anche la vicenda che lo vide coinvolto al San Paolo: nel quale i tifosi azzurri non gli perdonarono il no al Napoli allora di Ferlaino.

Questo quanto riportato: "A Napoli fui fischiatissimo, lo ricordo bene. Se verdi rischia lo stesso? I motivi sono molto diversi: io al Napoli sarei andato solo se Ferlaino avesse costruito una squadra per competere per le prime posizioni in classifica, la cosa non andò in porto e quindi decisi di accasarmi al Perugia. Verdi ha deciso di rimanere a Bologna per la stagione in corso, le bandiere non esistono più ma il ragazzo ha dimostrato che lui per ora vuole far parte del club bolognese ed essere una bandiera rossoblù. A giugno però penso che andrà via e sinceramente non è detto che il Napoli non torni a trattarlo".

Quali pensi siano le motivazioni del rifiuto?

"Forse un problema riguardante il gioco del Napoli, li nessuno gli garantisce la titolarità. Ma nel Napoli, dato che gioca in Campionato e Coppa, penso che di spazio ne avrebbe comunque trovato, ma non come a Bologna. Verdi sarà un calciatore molto utile anche alla Nazionale del futuro. Mertens? Ci sono tanti calciatori bravi oggigiorno, ma il belga è quello che più mi assomiglia, a prescindere dal fatto che ci sia arrivato tardi a quelle caratteristiche. Mertens è rapido, ma sa anche sfruttare bene le disattenzioni delle difese rivali: questi sono i falchetti che mettono i difensori sotto pressione".