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De Paola: “Roma-Napoli? Gli anni scorsi gli azzurri non avrebbero vinto”

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Le parole di Paolo De Paola

Sara Ghezzi

Il giornalista Paolo De Paola è intervenuto a TMW Radio nel corso dell'appuntamento L'Editoriale. Il giornalista ha parlato dell'ultima giornata di Serie A che ha visto il Napoli confermarsi in vetta grazie alla vittoria sulla Roma. A seguire le sue dichiarazioni a TMW Radio.

"Roma-Napoli? Gli anni scorsi gli azzurri non avrebbero vinto", il parere di De Paola

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Questo Napoli non si ferma più. Che risposte sono arrivate dal successo dell’Olimpico?

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"Partite del genere nelle passate stagioni il Napoli non le vinceva, quest’anno invece ha metabolizzato l’ostruzionismo dell’avversario e non si arrende. Ha saputo cercare anche giocate singole, come quella di Osimhen che ha deciso la partita. Il Napoli deve fare quel salto di qualità per tenere a bada qualsiasi tipo di avversario, che al momento sono vicini".

Qual è il problema dell’attacco della Roma?

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"La Roma fa densità a centrocampo e riparte in velocità con Abraham e Zaniolo, questo però non produce una linearità di gioco. La Roma si conforma all’avversario e reagisce alla qualità dell’avversario. La Roma è già molto in alto rispetto a quello che può ottenere dal suo organico, oltre a Pellegrini c’è poca coralità di gioco e il capitano è l’unico in grado di accendere la luce".

Si può dire che Mourinho pratica un “non gioco” con la sua Roma?

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"Non bisogna fare l’errore di sottovalutare un determinato tipo di gioco. Bisogna dimostrare sempre la propria superiorità, anche quando di fronte ti trovi una squadra che gioca con un catenaccione. Quello che ha fatto la Roma è legittimo, è una strategia che si può assolutamente attuare e va rispettata".

La Juventus ha trovato la svolta?

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"È servito l’intervento del Presidente Agnelli per cambiare l’atteggiamento di questa squadra. Sono due anni che Allegri non tocca palla, manca il gioco a questa Juve ma bisogna vedere che c’è stato un cambiamento dal punto di vista mentale. Allegri non è riuscito a dare gli stimoli giusti a giocatori che si erano seduti come Alex Sandro e Cuadrado, cosa che sembra esser riuscita invece ad Agnelli. Questo però non basta, ora serve continuità a cominciare dalla sfida di domani in Champions".