L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport si sofferma sull’applicazione del protocollo tecnico-scientifico della Federcalcio in casa Napoli. Il centro sportivo di Castel Volturno ha strutture sì moderne, ma si appoggia come foresteria a un albergo di lusso attiguo, e logicamente l’isolamento richiesto comporta ancora più verifiche. Non sarà semplice isolare un gruppo che supererà sicuramente le cinquanta persone tra calciatori, dirigenti e staff e che per almeno tre settimane dovrà stare all’interno dell’impianto senza poter tornare a casa.
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Ritiro Napoli, si pensa a un parlatorio per colloqui fra interni e esterni: allo studio via di sicurezza per l’ospedale
La Gazzetta dello Sport si sofferma sull’applicazione del protocollo tecnico-scientifico della Federcalcio in casa Napoli
Ritiro a Castel Volturno, il Napoli ipotizza un parlatorio
Ancora non si sa quale sarà la data di ripartenza, ma in casa Napoli si studiano soluzioni per attuare il protocollo. Una per esempio potrebbe prevedere l’allestimento di una zona colloqui, per certi versi simile a quelle delle strutture carcerarie. Nel senso che, separati da un plexiglass, potrà avvenire un colloquio fra chi sta dentro e chi invece è fuori e non deve aver contatti. Poi allo studio ci sono anche l’allestimento di un percorso in sicurezza per il vicino ospedale di Pineta Grande, nel caso ci fosse l’esigenza per qualcuno del gruppo. Infine dovrà essere stilato anche un regolamento di sicurezza per gli impiegati che torneranno a lavorare in sede.
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