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Rinnovo Gattuso, discorso rimandato in primavera: da sciogliere il problema della penale da 7 milioni

Domenico D'Ausilio

L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport si sofferma sul summit tenuto ieri a Capri fra Aurelio De Laurentiis e Rino Gattuso

L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport si sofferma sul summit tenuto ieri a Capri fra Aurelio De Laurentiis e Rino Gattuso. Niente firme, per il momento. Per quanto riguarda il rinnovo del contratto, tutto è stato rimandato alla prossima primavera. Tra le parti c’è stata sintonia su tutto, mercato compreso, tranne sul discorso penali che il presidente avrebbe voluto inserire nel nuovo accordo. Ed è su questo punto che l’allenatore ha alzato il muro, perché sono condizioni che lui non vuole accettare.

Rinnovo Gattuso, da sciogliere il problema della penale da 7 milioni

In pratica, il summit di Capri è stato un primo incontro per discutere sul progetto futuro e sul contratto da rinnovare e si è concluso con un nulla di fatto, firme non ce ne sono state. Un epilogo che, probabilmente, il tecnico non si aspettava, convinto com’era che il presidente avesse desistito. Così non è stato. Nessuna rottura, dunque, ma soltanto la voglia comune di continuare insieme e il nuovo appuntamento alla prossima primavera per il rinnovo, con l’aspettativa dell’allenatore di poter convincere il presidente con i risultati. I due hanno continuato a chiacchierare anche ieri sera, a cena, ribadendosi la rispettiva stima e la volontà di andare avanti nel tempo. Cosa che avverrà senza alcun problema se De Laurentiis decidesse di escludere dal nuovo contratto la penale di 7 milioni di euro nel caso Gattuso dovesse decidere di andare via prima della scadenza, concordata nel 2023.