Alla ricerca del gol perduto. E di un primato che sembrava dietro l’angolo ed, invece, appare ancora distante. Marek Hamsik è sempre a secco in questa sua undicesima stagione con il Napoli. Ha giocato tutte e dieci le partite ufficiali ma non è mai riuscito ad esultare per una rete tutta sua. L’ultima volta che è andato in porta è stato alla fine dello scorso torneo contro la Sampdoria a Marassi. Ha festeggiato molto i compagni, soprattutto i tre attaccanti la davanti ma una gioia personale non c’è stata. Sicuramente non è da lui che bisogna pretendere i gol ma da quando veste la maglia azzurra ha sempre messo delle griffe importanti sui risultati arrivando spesso in doppia cifra. Di sicuro non è al top della forma ma sta crescendo. Rispetto alla prestazione con l’Atalanta è un altro calciatore. Sarri lo schiera sempre per poi cambiarlo dopo un’ora di gioco per preservarlo in attesa che possa essere il Marekiaro di un tempo. A quanto pare non ha ancora carburato e il miglior modo per recuperarlo è farlo sempre giocare. Tenerlo fuori potrebbe influire negativamente sul suo umore.
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Alla ricerca del gol perduto. E di un primato che sembrava dietro l’angolo ed, invece, appare ancora
Alla ricerca del gol perduto. E di un primato che sembrava dietro l’angolo ed, invece, appare ancora distante. Marek Hamsik è sempre a secco in questa sua undicesima stagione con il Napoli. Ha giocato tutte e dieci le partite ufficiali ma...
MARADONA NEL MIRINO. La storia del Napoli lo aspetta. Il podio del miglior cannoniere è ad un passo. A quota 105 gol c’è il grande Diego, lui è a 103. Basta una doppietta e già lo agguanta. Poi naturalmente c’è tutto il tempo per superarlo. Domani contro il Cagliari è l’occasione per poter tentare di segnare come ai vecchi tempi. Si gioca in casa davanti ad un folto pubblico. Quale migliore occasione per festeggiare con una rete, magari anche due. Con la Spal sabato scorso c’è andato vicino. I compagni hanno capito la situazione e lo servono spesso. Stessa cosa faranno con i sardi. È fondamentale riavere il capitano al massimo della forma fisica e mentale. L’allenatore toscano lo ritiene fondamentale nella catena di sinistra. Dà ampiezza al gioco e sa impostare in fase offensiva. C’è chi chiede la panchina per lo slovacco ma Sarri non si convincerà mai. Sa cosa vale Marek e quindi anche contro il Cagliari sulla corsia mancina c’è lui. Poi magari lo sostituirà dopo un’ora ma poco importa. In quei sessanta minuti Hamsik potrebbe anche trovare il sospirato gol. Andare in rete ritroverebbe il sorriso e si ricaricherebbe non poco. Il suo vecchio amico Higuaìn sembrava in crisi ma appena si è sbloccato in Champions contro l’Olympiacos è diventato un altro giocatore. Va detto, comunque, che il Napoli anche con lui non al top continua a vincere. In campionato ha fatto en plein e in Europa ha vinto la seconda sfida dopo aver perso con lo Shakhtar. I risultati non mancano e quindi la situazione Hamsik non appesantisce il cammino dei partenopei nella lotta allo scudetto con la Juventus. È naturale che avere Marek al 100% è tutta un’altra storia. Quindi si deve solo stare tranquilli che prima o poi il capitano torna e dà il suo valore aggiunto. Magari anche a livello realizzativo. Già adesso si segna tanto, figurarsi che cosa può succedere se anche il centrocampista mette la sua firma sui successi. Sicuramente si supera la quota di tre gol a partita. Che è già abbastanza alta. Il Napoli è una macchina da guerra che si accende non appena si creano gli spazi. Il Cagliari è avvisato, Hamsik ha intenzione di festeggiare un primato.
Fonte: Salvatore Caiazza, Il Roma
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