Questa riapertura sarebbe non solo un passo fondamentale per l’ammodernamento dello stadio, ma anche un’opportunità economica per il Napoli. Infatti, con l’aggiunta di circa 100 skybox destinati al pubblico più facoltoso, l’impianto potrebbe registrare un notevole incremento nei ricavi da matchday, soddisfacendo la crescente domanda di biglietti. In questo contesto, la capienza dello stadio diventa anche un fattore cruciale per la candidatura di Napoli ad ospitare gli Europei del 2032, insieme alla Turchia.
Ma la riapertura del terzo anello è solo una parte di un progetto più ambizioso. De Laurentiis ha in mente un restyling completo dello stadio, con l’eliminazione della pista d’atletica, tribune più vicine al campo e una struttura più moderna. Inoltre, il Comune sta valutando l’idea di affidare a De Laurentiis una concessione pluridecennale per la gestione dell’impianto, consentendo al club di effettuare interventi graduali senza doversi trasferire in un altro stadio.
Verso il verdetto finale...
—Nelle ultime settimane, sono stati effettuati rilievi tecnici utilizzando droni e termocamere per monitorare le vibrazioni generate dalle presenze sugli spalti. I risultati sono ora al vaglio di Edoardo Cosenza, ingegnere strutturista e consigliere del sindaco Gaetano Manfredi, che sta preparando il dossier tecnico per il verdetto finale, al quale parteciperanno anche De Laurentiis e i suoi consulenti, tra cui l’architetto Zavanella.
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