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Raimondo Marino, ex difensore di Lazio e Napoli, è intervenuto sugli 88.100 nella trasmissione Lazia

Raimondo Marino, ex difensore di Lazio e Napoli, è intervenuto sugli 88.100 nella trasmissione Lazia

Raimondo Marino, ex difensore di Lazio e Napoli, è intervenuto sugli 88.100 nella trasmissione Laziali On Air ed ha parlato anche di Napoli tra ricordi e attualità: – Un giudizio sull’operato di Inzaghi? Dopo...

Redazione

Raimondo Marino, ex difensore di Lazio e Napoli, è intervenuto sugli 88.100 nella trasmissione Laziali On Air ed ha parlato anche di Napoli tra ricordi e attualità:

- Un giudizio sull'operato di Inzaghi? Dopo l'ottimo campionato ora è chiamato a confermarsi...

- Mettiamo in chiaro le cose, l'allenatore conta il 10%, il suo compito principale è tenere unita la squadra e non fare favoritismi. Zidane ha vinto la Champions League perché può contare su un fenomeno come Cristiano Ronaldo che ti spacca le partite in due in qualsiasi momento, Mourinho ai tempi dell'Inter non faceva giocare chi si presentava in ritardo agli allenamenti. Ho giocato nel Napoli assieme a Maradona, eravamo uno squadrone, purtroppo lo spogliatoio era diviso in tre gruppi e non facevamo altro che litigare tutto il tempo.

- In particolare ti piace Sarri come allenatore?

- Tantissimo, devono lasciarlo lavorare e la società deve comprare i giocatori necessari per rinforzare la rosa e renderla una volta per tutte competitiva per lo scudetto. Lotito dovrebbe fare lo stesso, se vendi un giocatore forte come fai a rimpiazzarlo? Inoltre serve maggiore programmazione, muoversi con molto anticipo.

- Un'ultima domanda su Maradona, tu ci hai giocato insieme quando era all'apice della carriera. Come ti sei trovato con lui?

- I primi tempi andavamo abbastanza d'accordo, finché non ci fu l'incontro tra Oliva e Sacco, quando decidemmo di scommettere le rispettive buste paga, e allora venni a scoprire che prendeva qualcosa come 300 milioni al mese, da quel momento i rapporti si sono deteriorati e in un'occasione siamo quasi venuti alle mani per alcune sue battute fin troppo spinte. Vinse Oliva, ma io rinunciai a incassare la vincita enorme, anche se in molti mi dissero che se avesse vinto Sacco lui si sarebbe preso i soldi. Da quel momento i rapporti si sono deteriorati e in un'occasione siamo quasi venuti alle mani per alcune sue battute fin troppo spinte, mentre io non mancavo mai di ricordargli il successo di Oliva.

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