A Radio Marte, nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete”, è intervenuto il professor Giuseppe Portella, Professore di patologia clinica alla Federico II e membro dello staff che segue i tamponi del Napoli, ed ha parlato della situazione Covid in generale e delle condizioni di Ghoulam e Koulibaly. Di seguito le parole di Portella.
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Prof. Portella: “Per Koulibaly e Ghoulam tutto dipende dalla Asl. Vi spiego”
A Radio Marte, nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete”, è intervenuto il professor Giuseppe Portella, Professore di patologia clinica alla Federico II e membro dello staff che segue i tamponi del Napoli, ed ha parlato della...
Portella su Ghoulam e Koulibaly
Su Koulibaly e Ghoulam:
“Come ho già spiegato, una volta individuato un caso positivo poi il giocatore va in quarantena ed è isolato. Di conseguenza i tamponi poi vengono seguiti dalla ASL e non rientrano più nelle nostre competenze. Nei loro riguardi io sono dunque un normale cittadino, quindi non ho informazioni da poter condividere. Il tutto dipende anche dalla residenza del soggetto”.
Su Cuadrado:
“Lo staff sanitario avrà valutato che poteva giocare subito dopo. I calciatori non devono ricevere un'idoneità per tornare a giocare che io sappia, ne parlerò con il Dottor Canonico per capire se serva una liberatoria da parte di un ente terzo ma credo di no. Penso che i numeri del Napoli in fatto di contagi COVID-19 siano ottimi, diciamo che se la sono cavata. Lo staff medico sta facendo un ottimo lavoro, va pure detto che in alcuni casi le positività sono dipese più che altro da viaggi o da ritiri con le Nazionali, quindi indipendenti dalla gestione dello staff del Napoli. Il COVID-19 circola quindi questa cosa si può verificare”.
Sulle varianti del Covid:
“I virus hanno capacità di adattamento notevoli. Chiaramente bisogna fare attenzione ma non mi meraviglia che ci siano varianti. Esse sono meccanismi di adattamento del virus che migliora ed evolve le sue capacità. Ci sono virus che ne hanno anche di maggiori. Penso che dobbiamo stare attenti fino a quando - si spera - non riusciremo a contenerlo con la vaccinazione".
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