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Poco prima del fischio d’inizio, la Curva B del San Paolo ha allestito un’impone

Poco prima del fischio d’inizio, la Curva B del San Paolo ha allestito un’impone

Poco prima del fischio d’inizio, la Curva B del San Paolo ha allestito un’imponente coreografia che raffigurava un enorme galeone spagnolo, con tanto di vessillo “Real“, e un “Ciuccio” armato sulla riva, pronto...

Redazione

Poco prima del fischio d'inizio, la Curva B del San Paolo ha allestito un'imponente coreografia che raffigurava un enorme galeone spagnolo, con tanto di vessillo "Real", e un "Ciuccio" armato sulla riva, pronto ad assaltare il bastimento nemico. Lo striscione era accompagnato da questa inequivocabile didascalia: “E ora affondiamola”. La sensazione è che il tifo organizzato della Curva B abbia scelto, non a caso, di allestire questa coreografia. C'è un netto riferimento storico che al tempo stesso costituiva, almeno nelle intenzioni, una perfetta metafora della sfida tra Napoli e Real Madrid: la disfatta dell'"invincibile armata".

L'"Invencible armada" era l'imponente flotta che fu predisposta nel 1587 dal Re di Spagna Filippo II. Gli iberici costruirono un imponente assortimento di cannoni e vascelli (considerato dagli stessi imbattibile) per contrastare l'espansione marittimo-commerciale dell'Inghilterra. La guerra anglo-spagnola, durata circa 20 anni, si concluse con l'inaspettato fallimento dell'armata di Re Filippo, che malgrado le 130 navi e i 24mila uomini adoperati, non riuscì nel suo intento militare. La resa dell'indistruttibile flotta costituisce una delle pagine più "vergognose" della storia militare spagnola. REDAZIONE - .