PORTICI. “Non spegni il sole se gli spari addosso“…nè oscuri il suo ricordo con un gesto irrispettoso. Il murales dedicato a Ciro Esposito, giovane tifoso partenopeo ucciso, all’incirca 3 anni fa, per mano criminale durante il prepartita di Napoli–Fiorentina nei pressi dello stadio Olimpico di Roma, è stato immediatamente restaurato.
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PORTICI. “Non spegni il sole se gli spari addosso“…nè oscuri il suo ricordo con un gesto irrispettos
PORTICI. “Non spegni il sole se gli spari addosso“…nè oscuri il suo ricordo con un gesto irrispettoso. Il murales dedicato a Ciro Esposito, giovane tifoso partenopeo ucciso, all’incirca 3 anni fa, per mano criminale durante il...
Pochi minuti fa, gli stessi autori del graffito hanno ultimato di ripristinare il murales: una vera e propria opera di street art che, nella sua semplicità, impreziosisce il suggestivo molo borbonico del Granatello e mantiene vivo il ricordo del giovane supporter partenopeo: morto per cercare di difendere i tifosi del Napoli da un vile attacco messo in atto, il 3 Maggio 2014, dal De Santis, alias Gastone, ultras romanista condannato poi a 26 anni di galera per lo stesso omicidio.
Le scritte e i cuoricini (“opera sicuramente – come si legge sui vari commenti apparsi su facebook – di qualche imbecille), che avevano finito per imbrattare il murales e destare l’indignazione di molti porticesi e supporters partenopei, sono state completamente rimosse. A poche ore dalla denuncia di cittadini, giornali e blogger locali. E così sono tornati a risplendere il sorriso di Ciro e la scritta “D’amore non si muore” a cui è particolarmente legata la “mamma coraggio” Antonella Leardi. “Di questo murales mi sono subito innamorata. – ha detto AnToNeLlA Leardi -Lo cito in molti dei miei commenti e frasi. Trovo bellissime le parole scritte. Parole di amore e passione. Parole di vicinanza e solidarietà che spero potranno vivere in eterno in modo che resterá per sempre indelebile il ricordo di mio figlio“.
Mamma Antonella è poi intervenuta anche sul processo d’appello alla sentenza di primo grado che ha condannato l’assassino del figlio a 26 anni di reclusione: “Questo per me é un periodo molto difficile. L’assassino é molto protetto… – ha aggiunto – cercheranno in ogni modo di alterare la verità e infangare la memoria di mio figlio. É tutto ciò che io temo dato che credo che la Verità sia forse l’unica cosa che possa onorare mio figlio. Il gesto dei ragazzi é stato meraviglioso. Con quell’atto vandalico qualcuno aveva come profanato la memoria di Ciro. Non avevo dubbi sull’impegno dei ragazzi di ripristinare il prima possibile la bellezza di quel murales”
“Non spegni il sole se gli spari addosso“…sia se a farlo è una mano vile e criminale o una stupida e vandalica: “Ti esorto – hanno detto gli autori del murales, semplici tifosi che amano il Napoli e costantemente tengono pulita l’area- a non rovinare questo disegno, a rispettare l’essenza di questo gesto e a commemorare con orgoglio un figlio della nostra città. Quello che è accaduto a Ciro, poteva accadere a chiunque quella sera. CIRO VIVE SEMPRE.” loravesuviana.it.
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