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Ponciroli: “Ronaldo al Napoli dico no! Sarebbe il capro espiatorio di tutto”

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Il noto giornalista contrario all'eventuale approdo di CR7 in azzurro

Giovanni Montuori

Fabrizio Ponciroli, noto giornalista, è intervenuto ai microfoni di TMW Radio ed ha parlato del Mondiale, ormai prossimo all'inizio, ma anche del possibile approdo di Cristiano Ronaldo al Napoli, tema tornato alla ribalta dopo l'intervista del portoghese. 

Ponciroli sul Mondiale e su Cristiano Ronaldo al Napoli

cristiano ronaldo napoli
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Le parole di Ponciroli:

“Non vedo in questo Mondiale una nazionale ingiocabile, una squadra imbattibile che può fare la differenza. Ciò che deciderà il Mondiale sarà la condizione fisica, servirà la fortuna di stare bene in un mese e sfruttare gli episodi a tuo favore. Qualcuno parla del Portogallo, ma io dico di fare attenzione alla Spagna. A livello di nazionali farò il tifo per il Senegal, anche perché un’africana non è mai arrivata in finale. Spero però che per il singolo possa fare la differenza Messi”.

Sul Mondiale

"L'assegnazione è stata fatta nel 2010, non è che in dodici anni sono cambiate le loro abitudini e le loro regole ferree. Il problema è che ci siamo indignati solamente adesso, non possiamo farlo a poche settimane dall'inizio del Mondiale. Sollevare adesso questi polveroni è tardivo, andava fatto sicuramente prima. Già nel 2010 mi era sembrato una follia, ma si parlava di un mercato in espansione, di mettere sulla mappa mondiale anche altri paesi. Il Mondiale in autunno però è la più grande boiata insieme alla Nations League. È un Mondiale nato sotto una brutta stella, spero che i campioni possano cancellare tutte le discussioni dell'avvicinamento al Mondiale".

Su Cristiano Ronaldo al Napoli

“Non puoi prendere Cristiano Ronaldo a metà stagione da primo in classifica, perché se ti va bene resti lì ma se ti va male diventa il capro espiatorio di tutto. Ho seguito l’intervista, lui è stato chiaro dicendo che non è il tipo da poter giocare solo tre minuti. Lui vuole giocare titolare e in questo momento non ci sono top club in Italia o in Europa in grado di permetterselo sia tecnicamente che economicamente".