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Al via, oggi pomeriggio, il Torneo di Viareggio del Napoli. Gli azzurri lo hanno vinto una so

Al via, oggi pomeriggio, il Torneo di Viareggio del Napoli. Gli azzurri lo hanno vinto una so

Al via, oggi pomeriggio, il Torneo di Viareggio del Napoli. Gli azzurri lo hanno vinto una sola volta, nel 1975, in finale contro la Lazio. Per quattro volte si è lasciato scappare il titolo in finale, poi solo molte ombre e poche luci,...

Redazione

Al via, oggi pomeriggio, il Torneo di Viareggio del Napoli. Gli azzurri lo hanno vinto una sola volta, nel 1975, in finale contro la Lazio. Per quattro volte si è lasciato scappare il titolo in finale, poi solo molte ombre e poche luci, l'ultima due anni fa, quando il Verona batté gli azzurrini sui calci di rigore ai quarti di finale.

In un'intervista al Corriere dello Sport, Gianluca Grava, responsabile del settore giovanile azzurro, sceglie di ripartire proprio dalla gara con il Verona:

"L’eliminazione ai quarti di finale contro il Verona ai rigori fu immeritata. Il nostro obiettivo sarà migliorare il piazzamento rispetto all'ultima volta".

Cos’è giusto aspettarsi da questa esperienza?

"Crescere come squadra valorizzando i singoli. Faremo una bellissima figura, abbiamo la certezza di essere un gruppo importante".

Sull’impatto dei nuovi:

"Alle qualità fisiche e tecniche, Zerbin e Lenadrinho, hanno unito l’umiltà e l’intelligenza nel. Si sono integrati bene e il gruppo ha favorito il loro inserimento. Sono acquisti di prospettiva selezionati per la prima squadra, ci daranno una grossa mano".

Tornando al Viareggio:

"Al di là del valore dei nostri avversari i ragazzi sanno benissimo che possono giocarsela alla pari con tutti. L’importante è essere umili e avere sempre rispetto per gli avversari, mai paura. Solo il campo ci dirà chi siamo".

Cos’è stata, per voi, la Youth League?

"La sensazione di essere nel posto giusto. Quello è calcio vero, autentico, vissuto a contatto con realtà importanti che hanno aiutato i ragazzi a crescere soprattutto in mentalità. E’ stata un’avventura molto formativa".

Tanti dei vostri giovani si stanno allenando con Sarri a Castel Volturno.

"Sì, a turno più di un giocatore è quasi fisso in prima squadra. Oltre a essere una possibilità, per loro è una gran fortuna: al fianco di campioni simili si impara e si rubano tanti segreti. Altri invece si acquisiscono con il tempo, per esempio l’umiltà, la disponibilità, la voglia di sacrificarsi. A quest’età bisogna capire che per arrivare in alto esiste una sola strada: il lavoro". REDAZIONE - Salvatore Amoroso.