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Pochi giorni ancora e poi il Renzo Barbera di Palermo sarà teatro del match tra Italia e Albania, sf

Pochi giorni ancora e poi il Renzo Barbera di Palermo sarà teatro del match tra Italia e Albania, sf

Pochi giorni ancora e poi il Renzo Barbera di Palermo sarà teatro del match tra Italia e Albania, sfida cruciale in chiave qualificazione ai prossimi Mondiali. Attraverso le colonne de La Stampa, parla il commissario tecnico della nazionale...

Redazione

Pochi giorni ancora e poi il Renzo Barbera di Palermo sarà teatro del match tra Italia e Albania, sfida cruciale in chiave qualificazione ai prossimi Mondiali. Attraverso le colonne de La Stampa, parla il commissario tecnico della nazionale albanese, Gianni De Biasi. 'Non ci arriviamo bene. Abbiamo qualche assenza di troppo: Mavraj, dell'Amburgo, è infortunato, Djimsiti, dell'Avellino e Berisha sono squalificati: sono i due centrali e il portiere.

Belotti? Mi spaventa abbastanza, avrei preferito che in cima ai bomber del campionato ci fossero degli stranieri, almeno non li avrei avuti contro. Belotti è un anno solare che sta andando a manetta, ma il dramma è che non c'è solo lui: Immobile, Insigne, Candreva: all'Italia, davanti, non mancano le alternative', ha detto De Biasi che poi si è soffermato a commentare la scelta della Federazione Italiana Giuoco Calcio riguardo alla sede: secondo il tecnico ex Torino e Brescia vi sarebbe una motivazione legata al numero di tifosi albanese che potrebbe raggiungere il capoluogo siciliano.

Ecco le sue parole: 'A Palermo gli albanesi saranno decisamente meno rispetto a Genova: del resto, credo che la scelta fatta dalla Federcalcio, su un'isola, sia stata strategica - esordisce Gianni De Biasi -. Uno adopera le armi che ha: si vede che avevano paura di un'altra invasione. Magari hanno scelto Palermo anche per un altro motivo: la scaramanzia, due vittorie in altrettante partite. Ma noi non andiamo in nessuno degli hotel dei ritiri diquelle avversarie. L'ho controllato personalmente: ‘Qui c'è stato l'Azerbaigian', mi dissero. E io: ‘Ecco, in questo non ci andiamo'', conclude De Biasi. Mediagol.