A Radio Punto Nuovo nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto MaurizioPistocchi, giornalista, che ha parlato di diversi temi, tra cui il suo rapporto con Mediaset e con la Juventus. Ci sono infatti molte storie che riguardano proprio i bianconeri e il loro legame con la stampa, spesso manipolato in modo scorretto.
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Pistocchi: “Dietro il mio ridimensionamento a Mediaset c’è la Juve, è inaccettabile”
A Radio Punto Nuovo nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Maurizio Pistocchi, giornalista, che ha parlato di diversi temi, tra cui il suo rapporto con Mediaset e con la Juventus. Ci sono infatti molte storie che riguardano proprio i...
LE PAROLE DI MAURIZIO PISTOCCHI
Di seguito le parole di MaurizioPistocchi, giornalista, ai microfoni di Radio Punto Nuovo.
"Fine del rapporto con Mediaset? La vita è piena di sorprese, se avessi saputo che finiva così non avrei rinunciato ai contratti che mi hanno offerto. A Mediaset sono stato 35 anni: ho avuto una storia professionale della quale sono molto orgoglioso, con grandissimi personaggi. La vita è fatta così, ho dato ad Ernesto Pellegrini il consiglio di Roberto Carlos ma non mi ha dato un centesimo perché sono un pirla (ride, ndr). Ci sono colleghi invece che lavorano con i procuratori.
La Juventus dietro il mio ridimensionamento a Mediaset? Ne ha parlato il Corriere della sera almeno tre volte e non è mai stato smentito. Come funziona lo sanno tutti, che ci siano delle pressioni lo sanno tutti, tutto il resto rimane lì. Ci sarebbe una storia molto lunga da raccontare, svariate situazioni che si sono verificate. Crosetti è stato buttato fuori dallo Stadium, anche questo è agli atti, sin dai tempi di Agroppi alla Domenica Sportiva quando la Juventus disse "se c'è lui non ci siamo noi". È inaccettabile che ci sia qualcuno che dica: se tu non dici bene di me non lavori. L'Italia è oltre il sessantesimo posto per la libertà di stampa, ci sopravanza il Burkina Faso.
La gestione del calcio è fallimentare sotto tutti gli aspetti, è stato sempre gestito in maniera anomala. La superlega è il giochino di 12 società più importanti al mondo che hanno voluto questo per non fallire: ma nessuno ha mai obbligato Andrea Agnelli a dare 60 milioni di euro a Cristiano Ronaldo. Hanno sopravvalutato tutto e tutti, hanno guadagnato miliardi. Ci sono tante situazioni oscure nel mondo del calcio. Tutto il sistema, anche UEFA e Fifa, è tutto corrotto".
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