Però che bello. Quei due che si prendono a sportellate per la classifica dei bomber. Mertens che prova a scavalcare e sbattere Dzeko in un angolo, esattamente come il Napoli proverà a fare nell'ultima giornata con la Roma. Fai fatica a pensare che i due siano in lotta per lo stesso traguardo e sullo stesso ring: uno è un peso massimo da oltre 193 cm, l'altro una piuma da 169 cm, divenuto prima punta dopo il ko di Milik e dopo che Gabbiadini ha a più riprese rispedito al mittente, ovvero a Sarri, l'idea di giocare attaccante centrale.
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Però che bello. Quei due che si prendono a sportellate per la classifica dei bomber. Mertens
Però che bello. Quei due che si prendono a sportellate per la classifica dei bomber. Mertens che prova a scavalcare e sbattere Dzeko in un angolo, esattamente come il Napoli proverà a fare nell’ultima giornata con la Roma. Fai...
Uno che mette il muso avanti, l'altro che non ci sta. Ora stanno 28 (gol) a 27 per il romanista, un duello stellare visto e considerato che in serie A per trovare due bomber che hanno segnato così tanto, nella stessa stagione, bisogna risalire alla stagione 58/59, con Angelillo e Altafini, allora poco più che ventenni.
Nelle ultime 11 giornate, il belga ha segnato 11 reti, il bosniaco ne ha segnati 9: per comprendere l'entità del duello basta vedere la classifica dei cannonieri il 26 ottobre, ovvero dopo 10 giornate quando Edin viaggiava alla media di Gonzalo Higuain del campionato scorso (ovvero 10 gol dopo 10 partite) mentre Dries di gol ne aveva segnati appena tre.
Attenti a quei due, allora: una sfida portata al paradiso del pallone da due autentiche macchine da sogni e di gol. Numeri che fanno spavento, con un dettaglio non di poco conto: perchè Dzeko non ha mai segnato nei match chiave della stagione romanista. Già, non ha segnato con il Porto nelle due gare del playoff di Champions e non ha segnato nè all'andata nè al ritorno della partita degli ottavi con il Lione in Europa League. E neppure nei due derby di Coppa Italia con la Lazio c'è la sua firma. In una stagione in cui in tutto ha segnato 38 gol (contro i 33 di Mertens), è stato forse solo nel pomeriggio del San Paolo, quando segnò una doppietta a Reina, ad essere determinante in un giorno importante.
Eppure se uno vede il loro score realizzativo dello scorso anno si interroga: davvero sono gli stessi Dzeko e Mertens? Il primo si è fermato a 10 miseri gol (e 8 appena in campionato), il secondo a 11 gol nel totale della stagione (di cui 5 in serie A). Dal sarcofago si è alzato Dzeko, rassicurato dal tepore che lo ha circondato e lo ha reso più fluido in area, non più imbalsamato nell'istante magico e fatale del tiro. Mertens gioca e segna con un tale semplicità e scioltezza realizzativa che spesso sembra far parte di una squadra di calcio a 5. Possessi palla e contropiedi che si perdono in cifre astronomiche, e due bomber che si raccontano da soli, avventure che incrociano generazioni, unendo grandi e piccini in un solo destino affettivo. Roma e Napoli, nell'ultimo scatto, sono racchiuse nel duello tra Dzeko e Mertens.
Oggi sono tutti a ricordare quel duello stellare alla fine degli anni ‘50. Antonio Valentin Angelillo e Josè Altafini, uno all'Inter e l'altro al Milan a sfidarsi a colpi di grappoli di gol (alla fine vinse Angelillo segnando 33 gol in 34 partite). C'erano John Charles nel pieno del vigore atletico e i fringuelli Kurt Hamrin (finì terzo, con 26 gol) e Miguel Montuori al massimo della loro velocità.
La corsa al titolo di re del gol è nelle loro mani e Roma e Napoli domenica contro Genoa e Sampdoria giocheranno per i tre punti ma anche per loro. D'altronde, per il Napoli sarebbe un record: mai nella sua storia un suo bomber ha vinto per due edizioni consecutive il titolo di capocannoniere. Solo tre volte un azzurro ha vinto il titolo: con Maradona, Cavani e Higuain. Ora la lotta sembra solo tra di loro, perchè Belotti, Icardi e Higuain sembra fuorigioco. Di sicuro, sarebbe la prima volta per un belga o per un bosniaco perchè è vero che Ibrahimovic ha il papà Sefik è originario Bijeljina (Bosnia Erzegovina) ma la sua nazionalità è svedese.
Per Mertens questa sarà in ogni caso una settimana da ricordare: perchè nei prossimi giorni, deciderà De Laurentiis quando, ci sarà la firma al suo contratto. Un rinnovo che è semplicemente una formalità, ma va messo nero su bianco e non è escluso che il presidente possa decidere per una cerimonia come per il rinnovo di Insigne. Quando? Non è escluso che il giorno possa essere venerdì, quando a Castel Volturno è già previsto una conferenza in cui il Napoli illustrerà insieme ai partner del Trentino Marketing i dettagli del ritiro estivo (partenza prevista intorno al 5 e l'8 luglio e rientro tra il 25 e il 28 luglio). I legali del belga hanno ceduto all'offerta del Napoli dopo che lo stesso Dries aveva manifestato la sua volontà di continuare l'avventura in azzurro. Per le prossime tre stagioni avrà un ingaggio da 4 milioni a stagioni. L'annuncio, dunque, prima della gara di Marassi. Il Mattino.
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