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Perillo: “In cinque per lo scudetto, Napoli? Difetto rosa corta. Ecco dove sbaglia Sarri”

Perillo: “In cinque per lo scudetto, Napoli? Difetto rosa corta. Ecco dove sbaglia Sarri”

Il giornalista Antonello Perillo, parla del momento del Napoli e di Sarri

Redazione

Antonello Perillo, collega della Rai, ha parlato a Radio Crc. Queste le sue principali parole: "Il Napoli ha avuto un momento di scarico, in cui si sono manifestati stanchezza e qualche problema di troppo. Ci può stare in un calendario così fitto e ricco, anche inconsciamente nei calciatori. La partita con il City è stata un dramma, sia per il risultato che per tutto quello che ha portato. Ma non credo sia un problema, i tifosi del Napoli avrebbero messo la firma ad inizio campionato per essere lì con 10 vittorie e 2 pareggi dopo le prime 12 giornate, anche se solo ad un punto dalla Juve".

CORSA SCUDETTO - "Quest'anno è un campionato anomalo, oltre a Napoli e Juve, ci sono altre tre squadre come Inter, Roma e Lazio, che possono lottare per lo scudetto. Il Napoli, non lo dico perché sono napoletano, gioca il miglior calcio delle cinque e può vincere il titolo anche perché è l'unica squadra che dà l'impressione di poter vincere tutte le partite. Però, il problema è la panchina: il Napoli degli undici, dodici, anche tredici, titolarissimi, forse è la squadra più forte del campionato, ma se si inizia a fare male qualcuno o altri devono tirare il fiato, diventa un problema, anche perché le altre grandi, soprattutto la Juve, hanno una panchina molto lunga. Vedi se uno dei tre davanti deve tirare il fiato è un problema: può entrare Ounas che a me piace tantissimo, ma la differenza si sente, poi lieto di essere smentito. Comunque, può essere l'anno giusto se tutto andrà al meglio".

MAGGIOR IMPORTANZA PER I RINCALZI - "Strinic, quando è andato alla Sampdoria, si è sfogato dicendone tantissime su Sarri e su quanto non vedesse l'ora di andare via. Ora non stiamo parlando di Maradona, con tutto il rispetto per Strinic, ma forse adesso poteva tornarci utile. Invece, non vedeva l'ora di andarsene, così come Zapata proprio perché non si sentiva nel progetto. Questo perché se non sei nel progetto di Sarri, è difficile trovare spazio. Il tecnico dell'Empoli, tra tutti i pregi che ha, forse ha questo unico difetto che gioca con solo 11/14 giocatori e gli altri sono fuori o quasi dal progetto. Magari avrà ragione lui alla fine, lo spero tantissimo, ma forse poteva dare più importanza all'intera rosa. E' un essere umano e come tutti ha qualche difetto. Ad esempio Nainggolan ha detto che il segreto della Roma è che Di Francesco fa sentire tutti importanti e dà chance a tutti, e questo porta ai risultati perché chi entra entra gioca alla grande. Sarri invece non fa questo, ad esempio, con tutto il rispetto, ma nella partita con il Benevento, sul 4-0, poteva mettere giocatori come Mario Rui, Giaccherini e altri per dargli minutaggio".