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Pecoraro: “Gli Ispettori della Procura fermeranno le partite. Il calcio va migliorato”

Pecoraro: “Gli Ispettori della Procura fermeranno le partite. Il calcio va migliorato”

Pecoraro: "Gli Ispettori della Procura fermeranno le partite. Il calcio va migliorato"

Redazione

Il procuratore della Federcalcio, Giuseppe Pecoraro, ha parlato ai microfoni de Il Mattino:

"Se agli ispettori della procura viene affidato l’incarico di fermare le partite in caso di cori, lo faranno. Noi siamo pronti già dalla prossima giornata di campionato".

Secondo l’ex prefetto il problema era la mancanza di disposizioni chiare su come comportarsi in caso di cori razzisti: "Che sia il delegato della Procura Figc o il responsabile dell’ordine pubblico, poco importa: quel che conta è che se si dovessero ripetere le scene di Inter-Napoli, ci sia chi prende delle decisioni. Perché il calcio non può essere ostaggio di poche centinaia di persone".

Ha detto Pecoraro, evidenziando poi che, nonostante a San Siro molti abbiano deciso di non intervenire e far finta che non fosse successo niente, bisogna guardare avanti. Contesta inoltre le dichiarazioni di Gravina: "Dice che gli arbitri non possono occuparsi anche di interrompere la partita. Va bene così, la proposta ora arriverà nel consiglio Figc e, se verrà ratificata, saremo pronti: chi sta fuori dal terreno di gioco ha una percezione che chi sta in campo può non avere. Quel che conta adesso è avere delle regole e rispettarle. Prima l’ispettore federale segnalava all’arbitro i cori e basta: ora potrebbe essere formalizzato un ruolo ben diverso che è quello di dire stop".

Al procuratore è stato chiesto se la fase dello speaker salterebbe, modificando dunque il protocollo dell’Uefa, ed egli ha risposto: "Si vedrà. Si dice che provochi un ulteriore incremento dei cori. Valutiamo e procediamo. Mi auguro che qualunque cosa ora si decida, sia valida senza interpretazioni ulteriori". Ha dichiarato inoltre: "Gli ispettori federali che assistono a una partita sono tre. Tutti ex commissari di polizia e magistrati. Servono competenza ed esperienza per ricoprire quei ruoli".

Pecoraro è d’accordo con Salvini, che non sostiene la chiusura punitiva degli stadi: "Però bisogna migliorare la tecnologia all’interno degli stadi. E su questo Gravina ha ragione: bisogna contenere la responsabilità oggettiva. In Italia si possono tenere alla larga i delinquenti durante la settimana, ma non c’è la forza sufficiente per farlo la domenica sugli spalti, come fa il Chelsea in Inghilterra".

Per quanto riguarda un aumento dei controlli, egli afferma: "Il sottosegretario Giorgetti ha parlato di un biglietto integrato stadio-mezzo di trasporto in maniera tale che ci sia maggiore controllo".

Sulla contestazione delle notturne da parte del governo, l’ex prefetto si è espresso così: "Ho sempre saputo che la tutela dell’ordine pubblico è superiore a qualsiasi tipo di interesse. Le partite a rischio, al di là degli interessi economici, vanno giocate di pomeriggio. Come ho disposto io tante volte all’Olimpico quando ero prefetto di Roma. Quel che conta è programmare. Giocare di giorno dà maggiore serenità al lavoro delle forze dell’ordine e consente anche di prevenire meglio".

Ha infine dichiarato: "Il calcio va migliorato. Questo dialogo deve servire a questo".