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Pecci: “Lobotka può diventare come Jorginho. Mercato? Non esistono più i rinforzi”

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"In Italia non arrivano più i vari Maradona, Platinì e Zidane. La forza delle squadre è il gruppo..."

Giuseppe Canetti

Eraldo Pecci, ex giocatore del Napoli, è intervenuto ai microfoni de Il Roma per fare il punto della situazione in casa azzurra e per parlare della partita di oggi contro la Fiorentina. Di seguito le sue dichiarazioni.

Le parole di Pecci

Pecci: “Lobotka può diventare come Jorginho. Mercato? Non esistono più i rinforzi”- immagine 2

Sulla Coppa Italia e sulla gara Napoli-Fiorentina

"Ogni competizione è importante. Quando si vince la Coppa Italia capisci che è un bel torneo Una squadra di livello gioca sempre per vincere. Lo spirito è sempre uguale. I luoghi comuni su questa competizione non devono esistere. Quando si va in campo fai sempre del tuo meglio, non c’ è nessuno che si tira indietro. Il resto sono solo parole. La Fiorentina è un brutto cliente, che ti aggredisce, che sa giocare palla, ma può trovare delle giornate storte come quella con il Torino. Non è una partita da sottovalutare, ma il Napoli è più forte".

Sulle prime uscite del Napoli nel 2022

"Il giudizio sul Napoli è ampiamente positivo. Gli azzurri, da diverso tempo, sono una vera squadra. Come tutte ha

dovuto affrontare dei momenti di emergenza tra infortunati e indisponibili. La squadra di Spalletti sta mantenendo comunque un altissimo rendimento. Il mister ha dato la possibilità alle seconde linee di farsi vedere, come è accaduto con Lobotka. Il Napoli è una realtà, una protagonista di questo campionato. Anche con la Sampdoria si è vinta una partita sporca cosa che in precedenza non accadeva. La squadra azzurra ha messo assieme quel pizzico di esperienza che fa sempre bene".

Su Demme, Petagna, Lobotka e Juan Jesus

«Per modo di giocare Demme è come Diawara e Lobotka può essere come Jorginho. Petagna ha esperienza e può essere un ottimo rincalzo: mi fa piacere stia dimostrando il suo valore nella piazza partenopea. Juan Jesus ha forza e fisico, non è ai livello di Koulibaly, ma è un ottimo calciatore. Il brasiliano è uno che ragiona, equilibrato ed intelligente, sta facendo un grande campionato".

Sugli obiettivi del Napoli

"Il Napoli deve giocare per vincere il campionato. L’ Inter è la squadra più forte, ma può succedere qualche imprevisto tipo calciatori con il Covid o qualche risultato negativo. Questo è un campionato costipato: lo possono vincere le prime quattro o cinque in classifica. In condizioni normali l’ Inter è avvantaggiata, ma può succedere di tutto. In questa stagione si può bucare in ogni curva, il Napoli deve essere pronto ad approfittarne".

Su Fabian e Anguissa

"Fabian Ruiz sta diventando un calciatore completo a tutte le latitudini. È migliorato tantissimo. Anguissa è davvero una grande sorpresa. Il Napoli è una buonissima squadra, peccato che ci sia l’ Inter che è un po’ meglio. Gli azzurri hanno davanti a se una ragione di tutto rispetto. In Italia si vince anche se si arriva quarti quindi, alla fine, il Napoli dovrebbe vincere".

Sul mercato del Napoli

"I rinforzi non esistono più: in Italia non arrivano più i vari Maradona, Platinì e Zidane. La forza delle squadre è il gruppo e il Napoli ha un gran gruppo. Bisogna trovare qualche calciatore che si integri a perfezione nella rosa azzurra. Non credo che gli acquisti di gennaio possano rinforzare tanto le squadre. Tuanzebe lo conosco poco, bisogna capire perché il Manchester United lo ha fatto partire. Aspettiamo e speriamo sia una piacevole sorpresa in stile Anguissa".