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Parma-Napoli, Zielinski is back: adesso è inarrestabile

Parma-Napoli, Zielinski is back: adesso è inarrestabile

THE WINNER IS - ZIELINSKI, è tornato e ora non lo ferma più nessuno. Ecco la rubrica del "vincitore"

Claudia Vivenzio

Cari lettori di CalcioNapoli1926.it benvenuti nuovamente nella rubrica “THE WINNER IS”, quella che ha la scopo di decretare il “vincitore” della partita in base ad una serie di parametri molto variegati: quali l’intelligenza, la bravura, il carattere, la tecnica, l’etica ma ci sarà anche spazio, lì quando ci sarà poco da gioire, alla satira e all’ironia.

Il Napoli vince a mani basse contro un Parma che non è mai riuscito ad impensierire gli azzurri: gli emiliani sono stati completamente annichiliti dalle ottime letture difensive. Gli uomini di Ancelotti si sono dimostrati attenti, precisi e oculati. Se le altre gare con i tanti 0-0 avevano messo tanti dubbi nella testa di molte persone, questo match rimette a posto le cose. La crisi di gol viene completamente spazzata via da un sontuoso 4-0 che stende i ragazzi di D'Aversa.

C'è però da sottolineare la prestazione assolutamente strepitosa di un azzurro in particolare: Piotr ZIELINSKI.

Il polacco sembra assolutamente rinato da un mese a questa parte. Dopo una prima parte di stagione molto opaca e deludente, il numero 20 sembra ritornato quello di una volta. Piotr è semplicemente un ragazzo timido, riservato e poco fiducioso nelle sue stesse capacità. Il giovane è in realtà destinato a questo target di prestazioni e anche di più. Ha qualità in sovrabbondanza, è scattante, è veloce, ha gamba, ha testa e soprattutto è ambidestro!

Il classe '94 ha assolutamente tutte le caratteristiche per essere un vero numero 1 nel suo ruolo e non solo. Ormai la differenza la compie in ogni parte del campo, che sia a destra, a sinistra o centrale. E' certo però che tra le linee è inarrestabile. Si muove in ogni dove ed è pericolo sempre.

Il gol su assist meraviglioso di Elseid Hysaj è di ottima fattura ma ciò che più spiazza Sepe è la velocità d'esecuzione unita alla non scontatezza. In quella precisa azione un qualsiasi altro giocatore si sarebbe aggiustato il pallone per potersi preparare al tiro ma questa perdita di frazioni di secondi, di tocchi aggiuntivi, permettono al difensore di andare addosso ed al portiere di prepararsi, di distendersi pienamente e metterla in corner. Innumerevoli dunque sono le situazioni in cui l'attaccante è defilato ed o viene murato dall'avversario oppure il tiro risulta parato con facilità.

Piotr però è speciale e non ha bisogno di aggiustarsi il pallone, di aggiustare la traiettoria né nulla perché il suo verso aggiusto sta nel movimento. Tutto il cambiamento sta nel movimento del corpo che compie per mettersi bene dietro la palla e impattarla bene e velocemente: tutto il Parma così come Sepe resta spiazzato.

Ma in effetti a restare spiazzati sono anche tutti i sostenitori del Napoli che vedono nuovamente il Piotr di una volta. Quello che è visto come erede di Marek Hamsik, non per caratteristiche tecniche né fisiche, ma per la facilità con cui, nonostante sia un centrocampista, arrivi al gol: proprio come il capitano nei primi anni a Napoli. Ed è forse un caso, ma da quando lo slovacco ha lasciato la città, il polacco è un altro. Sarà che forse è più sicuro? Sa che ormai la titolarità è sua? Probabilmente, visto il suo carattere, ora si sente più tranquillo e sereno. Ora è visibilmente più libero di esprimere sé stesso e il proprio calcio.

Una cosa è però certa: Zielinski è ormai tornato a pieno regime e nessuno lo fermerà più.

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