Alberto Grassi, centrocampista del Parma in prestito dal Napoli, ha parlato ai mircofoni di Tuttomercatoweb. Ecco le sue dichiarazioni:
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Parma, Grassi: "Non ho avuto grande continuità, ma sono contento. Futuro? Decide il Napoli"
Alberto Grassi, centrocampista del Parma, ha parlato a Tuttomercatoweb
Sul Parma:"Quando ho saputo che potevo arrivare in gialloblù ero contentissimo, mi hanno voluto a tutti i costi. Ero felicissimo e convintissimo di raggiungere l'obiettivo".
Su D'Aversa:"In realtà di malumori nello spogliatoio nessuno, è sempre stato tutto tranquillo, come è inizato è finito. Personalmente io lo ringrazio perché mi sono rotto il ginocchio, mi è sempre stato vicino, mi chiedeva ogni giorno come andava la situazione del ginocchio, non posso certo parlare male di D'Aversa".
Sul recupero: "Sono abbastanza contento, sono riuscito a fare dei minuti con la Fiorentina, conquistare la salvezza sul campo, sono felicissimo".
Sui tempi: "Quando mi sono rotto il ginocchio, era dicembre, pensavo che dovessi aspettare la stagione prossima, ma sono contento di rientrare e dare una mano alla squadra".
Sull'anno a Parma: "Non ho avuto grande continuità quest'anno, proprio per questo infortunio, ma sono contento perché abbiamo raggiunto la salvezza, ho conosciuto compagni a cui voglio molto bene".
Sul futuro:"Innanzitutto ringrazio i miei della SPAL, mi hanno aiutato molto. C'era un bel gruppo, Semplici è molto bravo, non c'è nulla da dire. Il Napoli... io do sempre il massimo, qualsiasi cosa voglia fare poi con me io l'accetterò. Quest'anno sono andato a Parma, dando il massimo, poi si vedrà, decideranno loro".
Se continua a Parma: "Io non so ancora nulla, per il momento finisco l'anno e in estate si vedrà".
Sul calciatore che più l'ha impressionato: "A Napoli ce ne sono molti che mi piacciono molto, ma a Bergamo ce n'erano altrettanti, salendo dalla Primavera. Carmona è stato il numero uno con me, mi ha sempre accolto bene. Non parlava tanto ma si faceva capire subito. Quando è andato via mi è dispiaciuto. Dopo ce n'erano tanti, da Cigarini a Migliaccio, i sudamericani, ho ricordi davvero bellissimi".
>Sull'allenatore che più l'ha fatto crescere:"Penso Reja, mi ha dato il via. Quindi lo ringrazio molto. Poi ho imparato molto con Gasperini, seppur sia stata un'annata non troppo positiva".
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