Roberto Carlos Sosa, ex attaccante del Napoli, ha rilasciato un'intervista a NapoliMagazine.Com. Ecco quanto, delle sue parole, è stato evidenziato da CalcioNapoli1926.it:
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Sosa: “L’Argentina è come Napoli, confido in Diego per una nuova profezia!”
Così il Pampa Sosa a Napoli Magazine: le sue parole
"Corsa Scudetto? Il discorso non deve basarsi sulla possibilità che il Napoli possa vincere il campionato o perderlo, io sono dell'idea che bisogna godersi ogni momento. Che sia positivo o negativo si impara sempre qualcosa. Il Napoli finora ha disputato un campionato straordinario ed una Champions eccezionale. Il Napoli ha fatto un lavoro super, e questo aspetto va sottolineato, senza porci domande psicologiche o di terrorismo psicologico sul traguardo finale o su come proseguirà il campionato. Spalletti incide in tutto, perchè è l'allenatore. Quando le cose vanno male il primo indiziato ad essere sostituito e' proprio il tecnico, per cui se tutto va bene e' giusto sottolineare la bravura dell'allenatore. Io ho avuto l'opportunita' di avere Spalletti come tecnico a Udine, in un periodo difficile perche' stavamo retrocedendo. Il mister era alle prime esperienze, stiamo parlando di piu' di 20 anni fa, ma mi colpi' subito per la sua personalita', per la sua empatia. Spalletti ha sempre avuto una grande capacita' di motivare i giocatori. Con l'esperienza acquisita negli anni riesce a sfruttare al massimo le caratteristiche di ogni calciatore.
Su Osimhen
"Il Napoli non ha bisogno di un singolo elemento per fare la differenza. Se pensiamo a Kvaratskhelia, allo stesso Osimhen, come a Zielinski, Lobotka, Olivera, Kim, Meret, potrei davvero nominarli tutti, perche' sanno incidere con le loro peculiarità. Osimhen attacca bene la profondità, finalizza bene l'azione. Per caratteristiche sia lui che gli altri attaccanti in rosa hanno dimostrato di essere all'altezza della situazione. Per questo dico che il Napoli non ha bisogno solo di Osimhen ma di tutta la squadra per mantenere il primato. Sul fronte Champions non mi va di dire in questo momento se c'e' stato un sorteggio favorevole o no. Gli Ottavi di Champions non sono mai facili per nessuna squadra, nemmeno per il Real Madrid che e' la piu' titolata. Il piccolo vantaggio che avra' il Napoli, contro l'Eintracht Francoforte, è che la seconda partita la giocherà in casa, avendo vinto il girone.
Sull'Eintracht
L'Eintracht e' una squadra importante, che ha vinto l'Europa League nella scorsa stagione. Quindi non sottovaluto l'impegno, sara' una doppia sfida tutta da vivere. Difficile dire chi mi ha sorpreso di piu' dei nuovi acquisti del Napoli, perche' potrei trovare dei pregi in ognuno di loro. Dovendo fare un nome dico Kim, perche' e' andato a rimpiazzare uno dei difensori piu' forti del mondo come Koulibaly, giochi o meno in questo momento. Koulibaly resta uno dei 5 difensori piu' forti del mondo, per questo dico che Kim ha stupito piu' di tutti. Certo e' che Kvaratskhelia e' straordinario, Olivera poi ha fatto sì che Mario Rui potesse disputare un campionato molto buono, Raspadori e' l'uomo piu' in forma, come ha fatto vedere nelle ultime amichevoli, e Simeone si fa sempre trovare pronto. Penso che il livello raggiunto da Anguissa, Ndombele e Zielinski sia dovuto al livello superlativo ottenuto da Lobotka, che e' l'uomo che da' equilibrio alla squadra sia in fase di possesso che di non possesso palla. E' tutto merito di Lobotka se chi gli sta accanto sta facendo bene. Zielinski ha disputato finora un campionato importante, tranne le ultime gare, seppur vinte, in cui era appaso un po' con la testa al Mondiale come Lozano e lo stesso Anguissa. Mi aspetto che alla ripresa recuperino il livello raggiunto in precedenza. Meret? Se la difesa sta bene e' perche' alle spalle ha un portiere che ha trovato una serenita' importante. Non dimentichiamoci che fino alla terza-quarta giornata si parlava di Navas, ed anche a Natale c'e' ancora chi rimpiange il suo mancato arrivo. Non e' facile vivere con accostamenti del genere, soprattutto perche' il ruolo del portiere e' totalmente diverso da quello del difensore, del centrocampista e dell'attaccante. Il portiere e' uno solo e deve avere continuita'.
Su Meret
Spalletti ha deciso di puntare su Meret, ed ora che ha trovato serenita' riesce a trasmetterla anche ai compagni di reparto. Come mai molti allenatori avversari del Napoli faticano a complimentarsi con gli azzurri dopo che sono stati battuti? Ognuno fa il suo gioco, non mi va di pensare agli altri. Ognuno puo' dire o fare quello che vuole. Il Napoli deve pensare a se stesso e non a quello che dicono gli altri, perche' e' il gioco delle parti. E' possibile che dopo la sosta iniziera' un altro campionato ma e' meglio farlo con +8 sulla seconda, +10 sulla terza e +11 sulla quadra in classifica. Scherzi a parte, non si ripartira' da zero punti, quindi non inizia un nuovo campionato, e' il prosieguo di quello che ha visto protagonista una sola squadra che ha sovrastato tutti, ovvero il Napoli. Scopriremo a fine stagione cosa accadra', perche' un Mondiale tra novembre e dicembre non credo che si ripetera' nella vita. Rinnovi? Il Napoli potrebbe aprire un ciclo straordinario di vittorie.
Sullo scudetto
Potrebbe essere l'anno buono, ma se non dovesse succedere di vincere credo che il Napoli possa farlo anche l'anno prossimo o tra due anni. Questi calciatori hanno dato dimostrazione di saper affrontare qualsiasi situazione, stravincendo gare difficili al di la' del bellissimo gioco espresso. Per questo motivo dico che bisogna godersi la strada che ti porta al successo. Ci sta di vincere 1-0 o 2-1, ma non ti godi il percorso. Penso che il Napoli debba godere per cio' che sta mostrando a tutti perche' se continuera' cosi' vedremo una squadra protagonista anche nelle prossime stagioni. E' un Napoli superlativo. Non pensiamo a quello che puo' accadere. Il Napoli non deve temere nessuno, senza stare qui a parlare di triplete o di altro. Se pensi a cosa puo' succedere alla fine va a finire che non apprezzi quello che hai fatto durante. I Mondiali? Non bisogna mai sottovalutare gli argentini, in tutti gli aspetti della vita. Non a caso noi argentini assomigliamo molto ai napoletani. E' stato un Mondiale molto bello, dall'inizio si sapeva che sarebbe stato l'ultimo di Messi e Di Maria. In passato sono stati calciatori molto criticati, come recita anche una canzone. Dopo la prima sconfitta sono venuti fuori tutti gli anti argentini e gli anti Messi. Ora vorrei sapere dove sono.
Sul calcio, sulla vita e... sulla Seleccion
Il calcio e' la cosa meno importante tra quelle piu' importanti della vita, che va goduta attimo per attimo. Per la Seleccion è stato un crescendo di forza e mentalita'. All'inizio del Mondiale c'erano squadre piu' forti, come il Brasile e la stessa Francia che ha rispettato le attese. Mi aspettavo molto di piu' dall'Uruguay, senza dimenticare la Spagna e l'Inghilterra. Io comunque sono sempre stato tranquillo perche' sapevo che questo sarebbe stato il Mondiale di Messi, ed in effetti e' stato straordinario con i suoi 7 gol che lo hanno eletto miglior giocatore della competizione. Solo Mbappè ha segnato 8 gol, uno in piu' di Leo. Bravi anche Enzo Fernandez, il miglior giovane, ed Emiliano Martinez, per il titolo di miglior portiere. Per un argentino che non si trovava in Argentina aver festeggiato la vittoria del Mondiale a Napoli e' stato sicuramente il top, questa citta' mi regala emozioni tutti i giorni. Sono andato prima della partita a Piazza Dante, poi sono andato a salutare Diego ai Quartieri Spagnoli, prima di ritornare a Piazza Dante per festeggiare. Messi ha alzato gli occhi al cielo ed ha nominato Maradona prima del rigore decisivo di Montiel. E' stato il primo Mondiale senza Diego, sarebbe stato bellissimo vederlo consegnare la Coppa del Mondo a Messi. Da lassu' sono convinto che guida tutti noi sportivi che amiamo il calcio. Ed ora a Diego tocca una nuova profezia: spingere il Napoli verso il terzo scudetto".
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