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Ottavio Bianchi, il tecnico che guidò il Napoli allo storico primo Scudetto

Ottavio Bianchi, il tecnico che guidò il Napoli allo storico primo Scudetto

Da giocatore ha girato praticamente tutta l’Italia, anche se i risultati, a livello di trofei, non furono certamente esaltanti. Ottavio Bianchi iniziò la propria carriera nel Brescia, poi 5 anni a Napoli, quindi Atalanta, Milan,...

Redazione

Da giocatore ha girato praticamente tutta l'Italia, anche se i risultati, a livello di trofei, non furono certamente esaltanti. Ottavio Bianchi iniziò la propria carriera nel Brescia, poi 5 anni a Napoli, quindi Atalanta, Milan, Cagliari e SPAL, club con cui chiuse la carriera nel '77. Due anni dopo, nel '78-'79, decise di sedersi in panchina per guidare il Siena. Poi Mantova, Triestina e Atalanta, con cui vincerà il campionato di Serie C1 nell'81-'82.

L'anno seguente, ad Avellino, si misura per la prima volta con la Serie A. Nell'84-'85 guida il Como, quindi dall'85 all'89 il Napoli. Ed è proprio alla guida degli azzurri che Bianchi raccoglierà le più grandi soddisfazioni in carriera. Nell'86-'87, infatti, riuscì a guidare la squadra alla conquista dello storico, primo, Scudetto. Era il Napoli di Maradona, ma anche di Giordano e Carnevale. Lo stesso anno vinse anche la Coppa Italia, mentre due stagioni dopo, nell'88-'89, alzò al cielo la Coppa UEFA.

Con quel trionfo si concluse l'esperienza napoletana e Bianchi passò alla Roma, club con cui in un biennio vinse una Coppa Italia e perse la finale ancora di Coppa UEFA contro l'Inter. Nel '92-'93 torna al Napoli, mentre l'anno successivo si siede dietro la scrivania con un ruolo dirigenziale. Giacca e cravatta però non facevano per lui e nel '94-'95 accetta la corte dell'Inter. Nel 2002, l'anno del fallimento, allenerà senza troppe fortune la Fiorentina.

In carriera, da allenatore, come detto ha vinto un campionato, due Coppa Italia e una Coppa UEFA. Oggi Ottavio Bianchi compie 75 anni. Sono nati oggi anche Jurgen Kohler, Kennet Andersson, Mohamed Kallon, Martin Jorgensen, Lys Gomis, Marios Oikonomou e Kevin Diks. Tmw.