Sconcerti: “Vicino ad Osimhen serve un buon numero 10, rapido e intelligente”

Dopo le ultime super prestazioni con il Napoli, Victor Osimhen continua a far parlare di sé. In merito al calciatore azzurro e ad alcuni club della Serie A, Mario Sconcerti ha espresso la sua opinione a TMW Radio.

Sconcerti: "Insieme ad Osimhen vedrei bene un 10 rapido ed intelligente"

Di seguito le dichiarazioni di Mario Sconcerti a TMW Radio:

"Napoli? Mertens completa Osimhen se gli fa da trequartista. Credo che a lui serva un compagno rapido e intelligente, un buon numero 10, che divida con lui l'area di rigore".

Sul Torino e sul possibile arrivo di Milik come dopo-Belotti

"Milik era un grande giocatore, non so ora cosa stia facendo in Francia. Ha avuto periodi alterni, cercare di sostituire Belotti con lui vuol dire cercare di fare il meglio che si può. Belotti ha un'età dove è giusto tentare altre strade. Del Torino vedo una flessione che non mi aspettavo. Sta sempre andando meglio degli ultimi anni, per me vale di più di quello che gli sta dando la classifica".

Sul Cagliari

"Dovrebbe fare meglio? Sì, ma è il secondo anno di fila che fa prendere spaventi. Credo che si siano stati dei problemi che ora Mazzarri ha risolto. Ha rifatto tutta la difesa ora, con diversi elementi giovani. È una squadra interessante, guidata bene, a cui manca forse un po' di felicità che l'aiuti a essere costante nei risultati".

Sul Genoa di Blessin

"Sono ripartiti pensando al futuro e non al presente. Sei già dentro una piccola rinascita adesso. Non hanno perso per 8 partite, anche se 7 ne hanno pareggiate, hanno preso solo due gol e hanno un gioco molto diverso. È una cosa molto interessante, che spero serva anche subito, altrimenti è una bella base per il futuro".

Sulla Juventus e sui finanziamenti del gruppo Exor

"Fino a quando potranno finanziare la Juventus? A tempo indeterminato. La Exor non è una cosa costruita per la Juve, è una finanziaria che raccoglie delle società. Il rifinanziamento della Juve è sostenibile da Exor. Certo, se vai a botte di 400 milioni di ricapitalizzazione ogni 4 anni e mezzo, la possibilità di stancarsi c'è. Ma è una cosa seria ancora adesso per la famiglia Agnelli".