Alfonso De Nicola, responsabile dello staff medico del Napoli, ha parlato alla stampa a margine di un seminario all'università Parthenope. Ecco quanto riportato da 100x100 Napoli:
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De Nicola: “Vi spiego il lavoro dello staff sanitario. Ghoulam? L’infortunio mi spaventa”
De Nicola: "Vi spiego il lavoro dello staff sanitario. Ghoulam? L'infortunio mi spaventa"
"Ogni calciatore è un’azienda, nel Napoli lo stipendio medio annuo è di due milioni di euro netti, quindi ogni atleta è un’industria che si affida a dei procuratori. Di conseguenza noi dobbiamo collaborare anche con loro, il nostro rapporto deve essere fiduciario e importante. Idem con le federazioni, avendo anche tanti calciatori in Nazionali straniere".
Sullo staff sanitario del Napoli: "Siamo in tre ad occuparci principalmente di tutto questo. Io coordino tutto, con me c’è il prof. Canonico che è un medico dello sport che si occupa in particolare dell’aspetto cardio-circolatorio e dell’alimentazione, poi il dott. D’Andrea che è un fisiatria che si occupa nello specifico di schiena e colonna. Lo staff si occupa di tutto a 360 gradi. Ad esempio nella rosa del Napoli abbiamo tanti calciatori padri, con tanti figli e mogli anche giovanissime. C’è bisogno di assisterli in tutto. Ci chiamano mogli del calciatori magari con bambini con febbre alta, mandiamo subito un pediatra a casa per curare il bimbo e tranquillizzare di riflesso anche il calciatore. Altra cosa fondamentale, dobbiamo controllare anche i farmaci che assumono gli atleti. L’altra sera un ragazzo ha preso in farmacia un farmaco senza contattarci, in buona fede ovviamente, per fortuna è andato tutto bene ma ad esempio un semplice spray nasale può essere dopin"g.
Sui legamenti crociati: "Prima si operava aprendo l’intero ginocchio e si poteva rischiare anche la vita, oggi si fa in artroscopia. Molti calciatori prima dopo un infortunio giocavano senza crociati, magari dopo mesi di trattamento e con continue cure durante la carriera. Gli interventi chirurgici moderni sono straordinari, dopo poco tempo i giocatori sono già senza stampelle. Tanti calciatori si infortunano ultimamente in Serie A, non ultimo Di Francesco del Bologna, le cause possono essere tante. A nostro modo di vedere però oggi si può scoprire, forse, il motivo di un infortunio soltanto dopo l’incidente".
Su Ghoulam: "Era impensabile ad esempio che un torello come Ghoulam, che non aveva mai saltato manco un minuto di allenamento, potesse infortunarsi così gravemente e da solo: non scoprire ancora il motivo mi impaurisce. Il mio pensiero in tal senso va a livello neuro-cognitivo, quando c’è un cambiamento sostanziale, i nostri infortuni sono quasi sempre arrivati di domenica. Forse lì la risposta neuro-motoria che hai è diversa da quella che ti aspetti, magari per il tipo di campo che si trova. Forse può influire anche l’intensità di un gesto tecnico, che spesso in gara è più alto rispetto all’allenamento, ma questa cosa non vale per Ghoulam che in allenamento spingeva più che al momento in cui si è fatto male. L’usura può entrare in qualche modo nel modo di correre o camminare, con un legamento che struscia diversamente dall’altra, in questo caso potrebbe esserci una futura probabilità di lesione bilaterale. Ma restiamo sempre nel campo delle ipotesi. Insomma, è un discorso molto complesso che secondo me vale la pena affrontare”.
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