La vita negli stadi, il rapporto tra società e ultras, le soluzioni per un calcio migliore. Mattinata romana in Commissione parlamentare antimafia per Aurelio De Laurentis ed Enrico Preziosi, presidenti di Napoli e Genoa. Di fronte alla commissione presieduta da Rosy Bindi, De Laurentiis ha invocato una svolta radicale nel mondo del calcio: "Bisognerebbe fare tabula rasa, questo è invece il Paese dei compromessi, dei non si può fare". Il ragionamento di ADL: "Dall'81 esiste una legge, la 91, che non è mai stata aggiornata. Io la abolirei. Noi siamo ostaggio negli stadi, non possiamo fare nulla, non si possono avere rapporti coi tifosi, per esempio. Sono contento di questa audizione che credo debba dare corso ad un seguito di rapporti con le rappresentanze del mondo calcistico per poterlo rifondare: con l'arrivo di Lotti pensavo ci fosse una rifondazione del calcio.." Il presidente del Genoa Enrico Preziosi con la presidente della commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi. Lapresse
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La vita negli stadi, il rapporto tra società e ultras, le soluzioni per un calcio migliore. Mattinat
La vita negli stadi, il rapporto tra società e ultras, le soluzioni per un calcio migliore. Mattinata romana in Commissione parlamentare antimafia per Aurelio De Laurentis ed Enrico Preziosi, presidenti di Napoli e Genoa. Di fronte alla...
"malcostume" — Anche il presidente del Genoa (che a margine non ha smentito la maxi-vendita all'Inter dei giovani Pellegri e Salcedo: "Più sì che no.."), ha sottolineato quello che ritiene un "malcostume": "Ho ho potuto constatare, dopo 25 anni nel mondo del calcio, che lo stadio è diventato zona franca - è l'analisi di Preziosi - Una zona in cui si può fare di tutto, si rimane impuniti, è questo quello che mi preoccupa. Le persone normali, il 95 per cento, hanno paura, spesso non portano i bambini".
GENOA-SIENA — Il Genoa finì nell'occhio del ciclone in occasione della celebre Genoa-Siena del 2012, quando gli ultras rossoblù costrinsero i propri giocatori a consegnare le maglie: di recente è stata chiesto l'archiviazione dell'inchiesta. Fu Sculli - allora al Genoa - a dialogare con i tifosi. La Bindi ha chiesto conto dei suoi presunti legami con la criminalità organizzata dovuti a rapporti familiari diretti "con capi indiscussi e di famose cosche calabresi e 'ndranghetiste". Ricordando quel momento, Preziosi ha detto: "Non so se gli proveniva dalla famiglia, ma a me non risulta che abbia connivenze. Il nostro rapporto era solo sul campo". Gazzetta dello Sport.
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